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Venerdì, 19 Aprile 2024

Cashback: il "furbetto" che va al distributore e fa 62 strisciate per 6 euro di benzina

Obiettivo: scalare la classifica e ottenere il super rimborso da 1.500 euro. Il titolare della stazione di rifornimento: "Due metri e mezzo di scontrino, ho contattato i carabinieri ma è tutto regolare"

Ha effettuato 62 transazioni in soli 55 minuti per un importo complessivo di 6,51 euro. Se non ci fosse di mezzo il cashback penseremmo di essere di essere di fronte ad un gesto folle e invece così non è. Il curioso episodio, di cui dà notizia “La Stampa”, si è verificato in un distrubutore di benzina di Caraglio, piccole comune in provincia di Cuneo. Il titolare della stazione di rifornimento Ip,  Aldo Bergia, è rimasto sorpreso al mattino nel vedere tutte quelle transazioni effettuate tra le 20:42  e le 21:37 della sera precedente. Decine di “scatti” anche di pochi centesimi, che però avevano uno scopo ben preciso: accumulare transazioni sulla propria carta bancomat per scalare la classifica del cashback.  

"Quando sono arrivato all’alba per aprire e ho visto due metri e mezzo di scontrini, ho pensato che nella notte l’automatico aveva lavorato tantissimo", ha raccontato al quotidiano il titolare della pompa di benzina. "Ma è bastata un’occhiata agli importi degli scontrini per capire che i conti non tornavano. Ho anche contattato i carabinieri di Caraglio: tutto perfettamente regolare". 

Il super cashback e la corsa per accumulare transazioni

È proprio così: i "furbetti" del cashback non commettono nulla di illegale. Il loro obiettivo è semplicemente accumulare transazioni per centrare il super rimborso da 1.500 euro messo in palio per i primi 100.000 cittadini che hanno totalizzato, in un semestre, il maggior numero di transazioni con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. "Ogni 6 mesi - si legge infatti sul sito cashless Italia - i primi 100.000 cittadini a fare più transazioni avranno 1.500 Euro".

Il super cashback è dunque una sorta di premio aggiuntivo rivolto a chi esegue più transazioni. Il programma cashback prevede invece un rimborso del 10% ogni sei mesi per chi effettua almeno 50 pagamenti. Anche in questo caso dunque è necessario accumulare un numero non indifferente di pagamenti. Sul sito cashless Italia viene altresì specificato che "conta il numero di transazioni, non gli importi spesi (ad es. un caffè vale come un televisore)". Ed ecco che per ottenere il rimborso il numero di “strisciate” diventa fondamentale. 

Quello avvenuto in provincia di Cuneo non è l’unico caso documentato di questo genere. Di recente vi avevamo raccontato di un episodio avvenuto in un distributore di benzina di Trescore Cremasco (Cremona), dove un ignoto automobilista ha fatto cinque operazioni in altrettanti minuti, selezionando in ogni occasione cifre irrisorie: da un massimo di 5 euro ad un minimo di 2,44. Il motivo? Probabilmente lo stesso: scalare la classifica del cashback.

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Fonte: La Stampa →
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