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Giovedì, 25 Aprile 2024

La Cgil pretende l'articolo 18 per tutti, tranne che per i suoi dipendenti

Articolo-denuncia de "Il Giornale": la Cgil licenzia senza giusta causa

Da qualche tempo si sono messi tutti insieme e hanno aperto un sito internet, licenziatidallacgil.blogspot.it. Non è soltanto uno sfogo. La bacheca raccoglie atti giudiziari, con ricorsi e addirittura una sentenza di condanna della Cgil: la prima storica decisione di un tribunale, si sottolinea, contro il sindacato guidato da Susanna Camusso.

Inizia così l'articolo-denuncia de "Il Giornale", nel quale si "fanno le pulci" al sindacato italiano più intransigente nei confronti della riforma del lavoro voluta dal governo Monti.

E’ proprio su questo blog che, dalla voce degli epurati, si sottolinea il paradosso: l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori «come tutti sanno non si applica ai lavoratori della Cgil»... La Cgil che minaccia lo sciopero generale contro le modifiche all’articolo 18 in realtà non è tenuta per legge a reintegrare i suoi lavoratori licenziati senza giusta causa, come invece sono obbligate a fare tutte le aziende italiane con più di 15 dipendenti.

"Il Giornale" vuole denunciare la contraddizione di questo paradosso.

Quello che sconcerta è la contraddizione: i sindacati non hanno l’obbligo di reintegro per il lavoratore licenziato senza giusta causa, tantomeno se il licenziamento è avvenuto per motivi discriminatori. La Cgil sembrerebbe quindi combattere una guerra, quella sulla sacralità dell’articolo 18, che in fondo non la riguarda per niente.

Fonte: Il Giornale →
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