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Venerdì, 29 Marzo 2024

Lo sfogo del papà di Chiara: "Come faccio a credere ancora nella giustizia?"

Maurizio Insidioso, padre della 19enne massacrata dal fidanzato, si rivolge al ministro Andrea Orlando: "Lui uscirà, noi passeremo la vita in ospedale" . Il legale: "Gli anni di pena potrebbero abbreviarsi ulteriormente"

"Lui sa quando finirà la sua pena, la mia pena non finirà mai". A poche ore dalla sentenza della corte d’appello, Maurizio Insidioso torna a parlare del discusso sconto di pena concesso all’ex fidanzato di sua figlia, massacrata di botte "per gelosia" e ridotta a vivere in uno stato di "minima coscienza".

Maurizio commenta ancora una volta il pronunciamento della Prima sezione penale della corte d'Appello, che ha deciso lo sconto di pena da 20 a 16 anni per Maurizio Falcioni.

"Lui avrà la possibilità di riabilitarsi, noi passeremo la vita in ospedale vicino a nostra figlia. Ministro Orlando, come possiamo fare a credere ancora nella Giustizia?", ha detto il papà di Chiara in collegamento video con La Vita in Diretta.

In studio è intervenuto anche il legale della famiglia di Chiara, Massimiliano Santaiti. Secondo l’avvocato la dichiarazione di pentimento, pronunciata in aula da Falcioni, ha avuto un peso nello sconto di pena: 

"Gli uomini che usano violenza contro le donne non sono definibili uomini, ma se possa aver avuto un peso la sua dichiarazione di pentimento, ritengo di sì. E gli anni di pena potrebbero abbreviarsi ulteriormente. Per esempio con la buona condotta"

E al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è rivolta anche la lettera-appello firmata da Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente del Telefono Rosa Nazionale

"Gli chiediamo se può essere ammissibile concedere a un giudice una simile facoltà". Ci chiediamo come si può concedere una riduzione di pena a un uomo che ha condannato all'immobilità una ragazza innocente, nel pieno della sua vita. Ci chiediamo come possiamo fare a credere ancora nella Giustizia, se bastano delle scuse per uscire prima di prigione, dopo aver rovinato per sempre la vita a una ragazza e alla sua famiglia. Ci chiediamo come si può pensare così di vincere la terribile guerra contro la violenza sulle donne".

Fonte: RomaToday →
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