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Giovedì, 25 Aprile 2024

Roma apre alle unioni civili, la Chiesa urla: "E' anticostituzionale"

Duro editoriale su "Roma sette", quotidiano online della diocesi di Roma, dopo le dichiarazioni del sindaco Marino che ha aperto su matrimonio e adozioni per coppie omosessuali

Il Vicariato di Roma si scaglia contro l'annuncio del sindaco capitolino Ignazio Marino di voler istituire il registro delle unioni civili a Roma. "L'iter della proposta per un registro delle unioni civili in Campidoglio è la cronaca di uno sbandamento annunciato. Un deragliamento dai principi costituzionali e dalle normative nazionali preparato con cura, nella piena consapevolezza dell'inutilità di un eventuale varo del registro e della sua irrilevanza giuridica", ha affermato Angelo Zema, direttore di www.romasette.it, nell'editoriale pubblicato oggi sul sito d'informazione della diocesi di Roma a seguito delle dichiarazioni del sindaco Marino sull'iniziativa in cantiere in Campidoglio, su matrimoni e adozioni omosessuali, poche ore dopo l'appello del Papa per sostenere la famiglia.

"Sono di ieri, giovedì 14 novembre, le dichiarazioni del sindaco di Roma, Ignazio Marino, in cui indica il registro delle unioni civili come una realtà ormai prossima, precisando che 'il problema va risolto con una norma nazionale'", si legge ancora su Roma Sette. "Una contraddizione, insomma. Meglio, una provocazione verso lo Stato. Tanto più che 'il problema', come lo definisce lui, cioè la regolamentazione dei vari aspetti della convivenza nelle famiglie di fatto, potrebbe essere risolto con le norme già vigenti nel Codice civile. Ai protagonisti del deragliamento, però, non basta. Si vogliono inseguire altre mete. Così Marino afferma che 'non gli fa paura la parola 'matrimonio fra persone dello stesso sesso e si dice favorevole alle adozioni da parte di coppie omosessuali 'purché sia nell'interesse del bimbo o della bimba' (interesse non rispettato quando manca quella dualità maschio-femmina, fondamentale per una sana ed equilibrata crescita dei minori)".

"Colpisce peraltro una coincidenza amara. Le esternazioni del sindaco sono arrivate poche ore dopo l'appello rivolto dal Papa a tutti, singoli e istituzioni, davanti alla massima autorità dello Stato, per un sostegno alla famiglia, che 'chiede di essere apprezzata, valorizzata e tutelata'. Parole calpestate in pochi attimi per pura propaganda. Eppure, incontrando nel luglio scorso Francesco, Marino aveva assicurato l'intenzione di 'lavorare alla realizzazione di un vero senso della comunità'. Intento ammirevole, ma le ultime dichiarazioni del sindaco vanno in tutt'altra direzione".

Fonte: Romasette.it →
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