Le "purghe" di Kim Jong-un non sarebbero ancora terminate.

Radio Corea del Nord Libera sostiene che Choe Ryong-hae, braccio destro di Kim Jong-un, sia stato messo in prigione per “slealtà” e per “negligenza sul lavoro”.

La Stampa ripropone le voci sempre più insistenti sull'arresto del numero due del regime nordcoreano. Le manette sarebbero scattate già una settimana fa, ma non è filtrato quasi nulla sui media ufficiali. Decine di uomini della para-polizia militare sono andati a prendere Choe Ryong-hae direttamente a casa sua.

Altre fonti, riporta la radio, vorrebbero invece che i crimini di Choe siano da correlare a quelli di Jang Song-thaek, lo zio di Kim Jong Un fatto giustiziare lo scorso anno in modo clamoroso, dopo essere stato, lui sì, accusato di tradimento.

A Choe, nonostante la mancanza di conferme, qualcosa è capitato senz'altro. Da qualche settimana non è più menzionato dai media nordcoreani: brutto segno, visti i precedenti.