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Giovedì, 25 Aprile 2024
La protesta / Francia

Proiezioni clandestine (ma senza infrangere le regole) per chiedere la riapertura dei cinema

Lo stratagemma messo in atto in alcune sale cinematografiche in Francia: ecco come hanno fatto

Buio in sala, poi le immagini che scorrono sullo schermo. In Francia una ventina di sale cinematografiche è riuscita a riaprire questo fine settimana in maniera che si potrebbe definire quasi “clandestina” pur senza infrangere le regole. L’iniziativa è stata lanciata dall’Acid (Association du cinéma indépendant pour sa diffusion) e dal GNCR (Groupement national des cinémas de recherche), per chiedere al più presto la riapertura dei cinema. 

In Francia le sale cinematografiche hanno chiuso per la prima volta ormai un anno fa. Hanno riaperto per poche settimane nell'intervallo tra i due lockdown, per restare chiusi complessivamente 240 giorni, come ricordano gli organizzatori dell’iniziativa. 

La proiezione "clandestina" al cinema Luxy di Ivry-sur-Seine: "Non siamo essenziali, ma quant'è utile esserci!"

Al cinema Luxy di Ivry-sur-Seine si è svolta una di queste proiezioni, con circa un centinaio di spettatori presenti. 

“Siamo rimasti nelle pieghe del decreto, che autorizza le proiezioni professionali”, ha spiegato all’edizione francese dell’Huffington Post Clément Schneider, co-presidente di Acid (Associazione per il Cinema indipendente e la sua distribuzione): agli spettatori è stato consegnato infatti un questionario sul film, “utile al distributore cinematografico per perfezionare la sua strategia di lancio del film del film”. La proiezione nel cinema Luxy  si sono svolte applicando rigidamente le norme sanitarie: sala piena solo al 30%, gel per tutti, mascherine obbligatorie, distanziamento sociali, posti separati. 

Obiettivo dell'iniziativa: dimostrare che è possibile andare al cinema rispettando al tempo stesso le norme igienico-sanitarie. “Bisogna riaprire e se ciò richiede un protocollo più rigido, allora lo applicheremo. Se questa è la condizione, le sale sono pronte”, ha detto Schneider. 

Dello stesso parere è anche il direttore del cinema Luxy, Jean-Jacques Ruttner: “Sì, certo che nella vita ci sono cose molto più serie. Ma Ionesco ha scritto un magnifico testo sull’utilità dell’inutile. Bene, è questo che siamo. Non siamo essenziali, siamo inutili, ma quant’è utile esserci!”. 

Fonte: Huffington Post Francia →
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