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Martedì, 23 Aprile 2024
Il caso / Firenze

La classe "ostaggio" della maestra no green pass in sciopero dal 15 ottobre

Gli alunni non riescono a fare un giorno di scuola completo, i genitori si organizzano come possono. Situazione bloccata finché lo sciopero della maestra non verrà dichiarato illegittimo

Alla scuola materna fiorentina Viani, in via Torcicoda, un'insegnante no green pass è in sciopero dal 15 ottobre: gli orari sono saltati e la classe, che non riesce a fare un giorno di scuola completo, è di fatto tenuta "in ostaggio" dalla maestra. Il Comune per agire sta aspettando la dichiarazione formale di illegittimità dello sciopero da parte della Commissione di garanzia, scrive il Corriere Fiorentino. Nel frattempo gli alunni o entrano alle 10.30 per uscire alle 16.30, oppure entrano alle 8.30 per uscire dopo pranzo.

A scombussolare le giornate di alunni e genitori è l'assenza di un'insegnante che aderisce a oltranza allo sciopero generale indetto per tutti i settori e tutti i comparti da Fisi-Federazione Italiana sindacati intercategoriali, contro l'obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e del possesso della certificazione verde per i lavoratori delle altre categorie per l'accesso ai luoghi di lavoro. Lo sciopero in questione era stato proclamato inizialmente per cinque giorni, dall'entrata in vigore dell'obbligo del green pass lo scorso 15 ottobre, poi è stato prorogato fino al 31 ottobre e ora è stato rinnovato dal 1° al 15 novembre.

I genitori per ora riescono a organizzarsi, grazie al buonsenso delle altre insegnanti e delle educatrici della cooperativa che comunicano in anticipo gli orari dei giorni successivi in modo da aiutarli a destreggiarsi tra permessi, nonni, baby sitter, turni al lavoro. Altrimenti dovrebbero chiamare ogni mattina alle 8 per sapere l'orario dei figli. Essendo un'adesione a uno sciopero, infatti, non è possibile nominare un supplente. Gli scioperi generali dal 15 al 20 ottobre e dal 21 al 31 ottobre sono peraltro stati dichiarati illegittimi dalla "Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali" che ha aperto un procedimento di valutazione.

Sul sito della stessa Commissione, quello dal 1° al 15 novembre risulta attualmente attivo e, se non c'è una dichiarazione formale di illegittimità, il Comune a cui fa capo la scuola materna non può intervenire, fanno sapere da Palazzo Vecchio. Solo quando verrà dichiarato illegittimo sarà possibile sostituire la maestra senza incorrere in un atteggiamento antisindacale. 

Fonte: Corriere Fiorentino →
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