ROMA - Secondo la sedicesima indagine annuale sulla qualità della vita nelle province italiane, al primo posto si è confermata ancora una volta Trento, al top della graduatoria per il quinto anno consecutivo. Secondo la ricerca condotta da La Sapienza per Italia Oggi, viene evidenziato un moderato arretramento della qualità della vita nelle province italiane: nel 2014 sono 55 su 110 le province nelle quali la qualità della vita è risultata buona o accettabile, contro le 59 su 110 della passata edizione.

Dal 1999 Trento è stabilmente nel gruppo di eccellenza e non è mai scesa, in sedici edizioni dell'indagine, al di sotto del settimo piazzamento, classificandosi al primo posto nel 2002 e dal 2011 in poi e al secondo posto nel 2000, 2003, 2006, 2007, 2008 e 2010. Sul podio della graduatoria troviamo Bolzano e Mantova. All'ultimo posto, invece, la provincia sarda di Carbonia-Iglesias.

La situazione al Nord non appare tutta uguale. Sotto un certo punto di vista le dimensioni medio-piccole dei centri si accompagnano a livelli di qualità della vita elevati e stabili nel tempo. Mentre nei centri urbani medio-grandi si fatica a raggiungere e mantenere posizioni di eccellenza. Nel 2014, ad esempio, la classifica conferma il Trentino-Alto Adige al top insieme ad alcune province venete. Nel Mezzogiorno d'Italia la qualità della vita è insufficiente e non accenna a migliorare. Lo studio sulla qualità della vita nelle province italiane evidenzia inoltre come i bassi livelli di qualità della vita si concentrano in particolare nelle province dell'Italia meridionale e insulare.