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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Inghiotte 38 ovuli di cocaina liquida: narcotrafficante rischia di morire

Era arrivato a Milano lunedì sera, dopo uno scalo a Madrid, riuscendo ad eludere i controlli aeroportuali. Poi si è sentito male mentre era in attesa di istruzioni: per poche migliaia di euro ha messo a repentaglio la propria vita

"Aiuto, non mi sento bene". Quando i soccorritori del 118 arrivano in un albergo di Milano trovano i gestori dell'hotel ad attenderli con un ospite, un sudamericano 45anne che riferiva di lancinanti dolori addominali. Dopo la corsa all'ospedale di San Donato Milanese gli esami hanno mostrato cosa celasse all'interno della pancia. 

"Intossicato da sostanze pericolose" recita la cartella medica dell'uomo ora ricoverato in terapia intensiva, ma che era partito dall'aeroporto di Lima e - come ricostruito dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di San Donato Milano - era arrivato lunedì sera a Milano, dopo uno scalo a Madrid.

Nel suo addome i medici hanno ritrovato 38 ovuli verdi. Ciascuno conteneva cocaina liquida per un peso complessivo di un chilo e mezzo. E' stato sottoposto ad un intervento urgente per rimuovere la droga. Solo per fortuna, solo uno dei pacchettini si è spaccato. I militari lo hanno arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il peruviano non ha parlato ed ha riferito di essersi sentito male nell'attesa di ricevere 'istruzioni' per consegnare la roba.

In Sudamerica li chiamano muli. Un po' perché come i noti incroci tra asini e cavalli sono usati per trasportare della merce. Un po' per schernirli e bollarli come stupidi paragonandoli a dei somari. Questo perché per poche migliaia di euro mettono a repentaglio la loro vita, ingerendo quantitativi al limite di cocaina, racchiusa meticolosamente in degli ovuli di silicone.

Fonte: MilanoToday →
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