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Venerdì, 29 Marzo 2024

Riciclaggio, indagato il cognato di Matteo Renzi

Il quotidiano La Nazione racconta nel dettaglio una vicenda intricata di operazioni sospette con i soldi delle associazioni umanitarie

Il cognato del premier Matteo Renzi è indagato per riciclaggio. Il quotidiano La Nazione racconta nel dettaglio una vicenda intricata di operazioni sospette con i soldi delle associazioni umanitarie. 

Il marito della sorella di Renzi è il manager di origini bolognesi Andrea Conticini, 35 anni. Risulta indagato dalla procura di Firenze per riciclaggio, insieme ai suoi fratelli, il gemello Luca e il più grande dei tre, Alessandro, 40 anni, loro indagati appropriazione indebita. 

Su che cosa si basano le indagini? I pm Luca Turco e Giuseppina Mione indagano su una triangolazione di denaro che sarebbe transitato da famosissime organizzazioni umanitarie come l’Unicef (Alessandro Conticini in passato è stato il direttore, ad Addis Abeba, in Etiopia) o la Operation Usa (un’altra associazione no profit che si occupa di sostegno ai popoli di Paesi in via di sviluppo colpiti da epidemie o tragedie), verso la “Play Therapy Africa Limited” diretta dallo stesso Alessandro Conticini.

Da quest'ultima le somme sarebbero poi state stornate direttamente sui conti personali dello stesso Alessandro, "in assenza di idonea causale" secondo quanto ipotizzato dai pm. La Nazione continua:

Ma non è tutto. A questo punto, queste cifre – la cui entità non è stata comunicata neppure agli indagati – verrebbero «affidate» da Alessandro e Luca al terzo fratello, Andrea, appunto. Il cognato del premier Renzi, per conto dei fratelli, con questo denaro «umanitario» avrebbe acquistato quote di una società. Con soldi che i magistrati fiorentini ritengono «provento di reato».

La Banca d'Italia ha segnalato il movimento sospetto alla procura.

Fonte: La Nazione →
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