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Martedì, 16 Aprile 2024

Cartelle pazze di Equitalia, ecco la guida per annullare il debito

Il sito La legge per tutti ha stilato una guida per aiutare il contribuente nella procedura di cancellazione di un debito con Equitalia

Può capitare a chiunque di ricevere una cartella Equitalia che chiede conto di importi già pagati, prescritti oppure non dovuti. Il sito La legge per tutti ha stilato una guida per il contribuente alla cancellazione del debito.

Il primo passo, scrive il sito, è chiedere la sospensione a Equitalia oppure all'ente creditore o al giudice. Nel primo caso, questo è possibile solo se il debito è stato pagato prima della formazione del ruolo; se esiste un un provvedimento di sgravio emesso dall'ente creditore; se sono intervenute la prescrizione oppure se la decadenza del debito è avvenuta prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo; se è intervenuta la sospensione amministrativa da parte dell'ente creditore o la sospensione giudiziale; se esiste una sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell'ente creditore, emessa in un giudizio al quale Equitalia non ha preso parte.

Dopo aver presentato la richiesta, tramite il modulo sul sito dell'agenzia o presso gli sportelli locali, entro 60 giorni dalla notifica della cartella, Equitalia la trasmetterà all'ente creditore. Se non arriva una risposta entro 220 giorni, il debito è annullato. La richiesta di sospensione della cartella, però, non sospende i termini per presentare ricorso. Pertanto è meglio presentarlo entro 60 giorni dalla notifica dell'atto, in assenza di un riscontro positivo immediato.

L'annullamento del debito si può richiedere anche all'ente creditore. Ad esempio,  se nella cartella risultano dei contributi previdenziali, l'annullamento va chiesto all'Inps, o se risultano delle imposte non pagate, deve essere richiesto all'Agenzia delle Entrate o al comune, a seconda della natura del tributo. La domanda di annullamento, o sgravio, è detta istanza in autotutela: se l'ente riconosce che la pretesa è corretta, annulla il debito emettendo un provvedimento di sgravio, ordinando a Equitalia di annullare il debito, che viene cancellato dalla cartella.

Qualora invece arrivi una risposta negativa da parte di Equitalia o dell'ente creditore, oppure in assenza di risposta, per annullare il debito si deve presentare un ricorso giudiziale entro 60 giorni. L'istanza di sospensione a Equitalia e la richiesta di autotutela non sospendono i termini: i termini sono, invece, sospesi per legge dall'1 al 31 agosto.

Si può anche procedere al ricorso alla commissione tributaria ma, ricorda il sito, è una procedura articolata. 

Fonte: La legge per tutti →
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