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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Coronavirus, la storia di Andrea: rinato dopo essere stato due volte in coma

La storia di un 41enne immunodepresso di Brescia, che si è ripreso per ben due volte dal coma farmacologico dopo essere stato infettato dal Covid 19

Contagiato dal coronavirus, giunto in ospedale in condizioni critiche e dopo essere stato per ben due volte in coma, è riuscito a rinascere e a tornare alla vita. Arriva da Brescia la storia di Andrea Cottali, un uomo di 41 anni immunodepresso che ha affrontato una durissima battaglia, iniziata con i sintomi più violenti del Covid 19: tosse e febbre alta. Condizioni che hanno costretto il personale sanitario a ricoverarlo subito nel reparto di Terapia intensiva.

A seguire con apprensione, ma a distanza, le condizioni di Andrea, è la sorella Sonia, con cui l'uomo è riuscito a mettersi in contatto dopo la prima fase di coma farmacologico. Poi., come racconta Laura Almici su BresciaToday, il trasferimento in pneumologia e la nuova ricaduta: un'embolia polmonare costringe i medici a riportarlo in Terapia intensiva.Di nuovo intubato e in coma farmacologico.

''Ho vissuto una vita parallela durante il secondo coma - ricorda Andrea a BresciaToday - Sognavo di essere in ospedale e di parlare con tutti: medici, infermieri e pure con gli oggetti. Ho perfino immaginato che le mie condizioni miglioravano e che venino trasferito nel reparto di immunologia e poi che tornavo a casa. Proprio pochi secondi dopo essermi steso nel mio letto mi sono risvegliato in quello dell’ospedale e ho cominciato a strappare tutto, mi sono perfino estubato da solo. Pensavo che il sogno che stavo facendo prima fosse la realtà e che invece quello che stavo vivendo in quel momento fosse un incubo, dal quale volevo solo svegliarmi. Ero letteralmente in preda al panico: intorno a me c’era una schiera di medici e infermieri, tutti coperti dalle tute blu e della maschere: pensavo fossero degli angeli. Non sapevo più chi ero e perché fossi lì. Mi hanno tranquillizzato e cercato di farmi comprendere la situazione, ma ci sono voluti giorni per capire che quella che stavo vivendo era la realtà. Non riuscivo nemmeno a parlare: mi esprimevo a gesti, le prime parole le ho dette dopo 3 giorni''.

Rinato, per la seconda volta. Dopo qualche giorno trascorso in medicina, il 41enne si è reso conto di quanto fosse stato stato fortunato: "Ho preso il letto di un medico che era spirato poche ore prima. Nei giorni trascorsi in quella stanza ho visto passare tante barelle con le persone chiuse in alcuni sacchi neri. Non so come abbiano fatto a tenermi in vita,  ma ne sto uscendo a testa alta. Spero di non avere traumi per il resto della mia esistenza. So di avere lottato tanto e forse anche quel sogno fatto durante il coma mi ha aiutato a restare aggrappato alla vita.”

Dopo qualche giorno Andrea è uscito dal Civile e ha cominciato il suo percorso di riabilitazione alla Domus. Un periodo lungo, dato che fino a poco tempo  fa non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto.

Fonte: BresciaToday →
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