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Giovedì, 28 Marzo 2024

Coronavirus, la 'fase due' secondo Burioni: test a tappeto e tracciamento elettronico

Il virologo all'AdnKronos: "Basta con i ritardi, quando riprenderemo dovremo essere in condizione di poter indossare tutti le mascherine"

"Dovremo essere pronti a fare tanti test per identificare gli infetti, a isolarli e a sfruttare le possibilità offerte dal tracciamento elettronico dei contatti. Ben sapendo che si è infettivi anche prima di mostrare i sintomi e da asintomatici. Dunque, anziché chiederci quando potremo uscire, facciamoci trovare pronti per quando sarà". Lo dice Roberto Burioni all'Adnkronos spiegando la strategia che dal suo punto di vista il governo dovrebbe mettere in campo per la fase due. 

Il virologo ribadisce che "è fondamentale proteggere gli operatori sanitari". Con 80 medici morti e 11.252 operatori sanitari contagiati "non c'è più tempo: dobbiamo proteggere i nostri operatori sanitari. Come tutti i lavoratori che non possono stare a casa nell'emergenza Covid-19, ma anche di più: se si ammalano vengono a mancare elementi fondamentali per la lotta al virus, e oltretutto possono contagiare i loro pazienti. La difesa degli operatori sanitari, e dei medici di famiglia, deve essere una priorità".

Fondamentale sarà anche reperire i dispositivi di protezione: "Basta con i ritardi e la burocrazia: quando riprenderemo, tra 15-20 giorni, un mese - dice il virologo - dobbiamo essere in condizione di poter indossare tutti le mascherine" che "ostacolano tantissimo" la diffusione del virus. 

Fonte: Adnkronos →
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