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Venerdì, 29 Marzo 2024

I bar e le discoteche dove le norme anti-contagio sono un bluff: "Giù gli smartphone, ora si balla"

Niccolò Carratelli sulla Stampa racconta di un annuncio che sarebbe un classico ormai in certi locali: "Non fate foto o video, mettete i telefonini in tasca". Le immagini delle feste pubblicate sui social fanno discutere da nord a sud

Secondo il nuovo Dpcm i locali, ristoranti, pasticcerie e bar, chiuderanno alle 24 e dalle 23 si potrà solo consumare ai tavoli. Non in piedi davanti al locale. Ma a Roma, Milano, Bologna e Napoli non sempre è facile far rispettare le regole. E senza la collaborazione totale dei gestori di fatto è impossibile. Le immagini delle feste pubblicate sui social fanno discutere da nord a sud. Niccolò Carratelli sulla Stampa racconta di un annuncio che sarebbe un classico ormai in certi locali: "Non fate foto o video, mettete i telefonini in tasca".

Le notti fuorilegge di bar e discoteche: "Giù gli smartphone"

Le discoteche sono chiuse da tempo, o meglio: sono rimasti aperti e lo sono tutt'ora quei locali in cui la pista è stata "eliminata" e si trascorre la serata seduti al tavolo. Però secondo il quotidiano torinese "quando, sempre a tarda notte, la voglia di muoversi e di avvicinarsi prende il sopravvento, la preoccupazione principale dei gestori è evitare che ci siano prove del ballo fuorilegge".

Alcune stories su Instagram, dirette Facebook o video postati con geo-localizzazione hanno già in più casi fatto drizzare le antenne della polizia municipale, che ha disposto sanzioni o chiusure. 

A fine settembre è toccato a due locali di Milano, il Sio cafè in zona Bicocca e l'Arizona 2000 in viale Monza, dove gli agenti hanno accertato che decine di clienti ballavano ammassati e senza mascherina. Più o meno quello che si è verificato sabato scorso in un club di via Padova, sempre a Milano: «L’invito parlava di dj set e spettacolo di drag queen – racconta Marco, che l’altra sera era lì – ma all’una e mezza hanno spostato i tavoli e la gente ha cominciato a ballare. I ragazzi della sicurezza chiedevano solo di indossare la mascherina, inutilmente. E controllavano che nessuno facesse video con lo smartphone».

A quanto pare, succede spesso e i gestori corretti fanno di tutto per garantire la sicurezza di tutti: "Abbiamo un servizio di addetti al controllo di distanziamento sociale, utilizzo della mascherina e rispetto delle ordinanze anti-Covid – spiega sempre alla Stampa Roberto Cominardi, patron della mitica Old Fashion, che sta facendo di tutto per far rispettare le norme - ma se non c’è da parte del fruitore finale la consapevolezza, è una battaglia persa".

I locali che vengono "pizzicati" rischiano la chiusura ma spesso per soli 5 giorni (è andata così fino a oggi in tante località): il weekend dopo, punto e a capo.

Il nuovo Dpcm con le regole Covid è stato firmato. Ecco le ultime novità

Fonte: La Stampa →
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