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Giovedì, 25 Aprile 2024

Coronavirus, Enrico Letta: "L’Italia ne uscirà più forte come nazione"

"Stiamo vivendo giorni che rimarranno nella storia". L'ex premier invoca una rete di protezione europea da estendere al G7. "Subito un patto - spiega Letta - per una vera e propria guerra mondiale al virus"

"La crisi da coronavirus per l'Europa è peggiore di quella del 2008 e deciderà il futuro dell'Italia nell'Unione". Ne è convinto l'ex premier Enrico Letta che in un'intervista a 'la Repubblica' dice che "serve subito un patto europeo da estendere poi al G7 in modo da affrontarla nella logica di una vera e propria guerra mondiale al virus".

Una crisi, secondo Letta, peggiore di quella del 2008 perché "tocca insieme domanda e offerta. Una situazione che durerà a lungo" e che, a parere dell'ex premier "è da brividi, ma abbiamo vantaggio: conosciamo gli errori commessi dopo Lehman Brothers e possiamo evitarli".

"La Commissione Ue di Ursula von der Leyen ha compiuto un primo importante passo congelando il Patto di Stabilità e le regole antitrust - dice Letta - ma ora dobbiamo andare oltre: è necessario lanciare subito una European safety net, una rete di protezione europea che consenta ai governi di fare il necessario senza essere attaccati dai mercati e finire gambe all'aria". E aggiunge: "La Bce deve lanciare il suo 'Whatever it takes' evitando errori di comunicazione come quello di Lagarde e il Mes deve diventare il centro della risposta Ue alla crisi. Deve usare la sua enorme potenza di fuoco per sostenere il lavoro, le imprese e le banche e per aiutare i bilanci nazionali impegnati contro il virus. Dobbiamo inoltre dirottare i vari fondi della Commissione Ue per sostenere misure sociali e serve un bilancio dell'Unione 2021-2027 pari all'1,3% del Pil come chiede il Parlamento, superando le resistenze dei Paesi del Nord".

Coronavirus, anche in Corea del Sud casi al minimo: la lezione di Seul

Quanto alla reazione del Governo italiano, Letta non ha dubbi: "Siamo la prima democrazia ad affrontare una crisi senza precedenti e ora ci seguono anche quelli che fino a pochi giorni fa ci deridevano. Stiamo vivendo giorni che rimarranno nella storia del Paese: se manterremo intatte queste energie, il rinnovato spirito di unità tra Nord e Sud e la fine della litigiosità tra partiti, l'Italia saprà rilanciare l'economia e ne uscirà più forte come nazione".

Coronavirus, anche la Spagna in lockdown

In Spagna dove anche la moglie del premier Sanchez è risulta positiva, il governo ha dichiara lo stato di allerta per l'epidemia di coronavirus adottando restrizioni del movimento ai cittadini simili all'Italia.

Chiuse scuole, università, bar e ristoranti. Sarà possibile muoversi per fare la spesa, recarsi dal medico e andare lavoro, e sarà permesso il rientro nel luogo di residenza abituale; inoltre è permesso spostarsi per recare assistenza a persone in difficolta o vulnerabili o per altre cause di forza maggiore; ogni altro spostamento dovrà essere debitamente giustificato.

E in Spagna come in Italia i cittadini si incoraggiano l'un l'altro dai balconi.

Fonte: La Repubblica →
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