Coronavirus, supermercati presi d'assalto anche in Francia
Secondo l'istituto Nielsen le vendite di pasta e pesce in scatola sono raddoppiate e iniziano a scarseggiare le scorte di gel disinfettante
Corsa ai supermercati in Francia. Com’era già successo nel nostro Paese all’inizio dell’epidemia di coronavirus, anche oltralpe i consumatori stanno facendo incetta di beni prima necessità. Secondo i dati pubblicati ieri dall’istituto Nielsen, sabato 29 febbraio le vendite di pasta e pesce in scatola sono raddoppiate, sono andati a ruba i cereali per la colazione (+70%), così come riso e purè (+ 50%), ma anche verdure in scatola, olio e acqua minerale.
Nielsen stima che il fatturato dei beni di consumo sia aumentato del 5% in una settimana, trainato dai prodotti alimentari (+ 17%), assistenza all'infanzia (+ 15%) e prodotti per la salute (+ 14%).
A ruba ovviamente anche le confezioni di gel disinfettante per le mani la cui presenza sugli scaffali inizia a scarseggiare. Il ministro dell’economia Bruno Le Maire ha spiegato che nelle ultime settimane il costo di questi prodotti è "raddoppiato e a volte triplicato in alcuni negozi e piattaforme online". Per evitare speculazioni il ministro ha annunciato che a breve sarà emanato un decreto.
Coronavirus, in Francia più di 200 casi
Secondo quanto annunciato ieri dalle autorità in Francia i casi di coronavirus confermati sono 212. Quattro pazienti sono deceduti. Solo una settimana fa si contavano solo 12 casi di Covid-19, quasi tutti legati a pazienti di ritorno dalla Cina. Nell’ultima settimana l’epidemia ha dunque subito un’improvvisa accelerazione.
Le passage au stade 2 de l’épidémie de #coronavirus a incité les consommateurs français à se ruer dans les magasins. Provoquant même des ruptures dans certains rayons. https://t.co/TfX67emu34
— Le Monde (@lemondefr) March 4, 2020