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Giovedì, 25 Aprile 2024

Coronavirus, l'appello per fermare il contagio: "Nessuno incontri nessuno"

"Dobbiamo comportarci tutti come se fossimo contagiati" dice il direttore del Dipartimento di Emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il distanziamento sociale vero e radicale è la prima arma contro il virus

Luca Lorini, direttore del Dipartimento di Emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha usato parole molto chiare durante la trasmissione «Che Tempo che fa» condatta da Fabio Fazio su Rai Due: "Dobbiamo comportarci tutti come se fossimo contagiati. La nostra frase ricorrente è: nessuno incontri nessuno". Il distanziamento sociale è la prima arma contro il virus. "Tornando a casa, la scorsa sera mi segnavo le cose brutte e le cose belle. Quelle brutte le stiamo vedendo tutti, le abbiamo viste tutti: i deceduti e i camion che trasportavano le bare dei nostri defunti e le modalità di come la gente sta morendo, senza contatto diretto. Poi ci sono le cose belle e sono le decine di pazienti che guariscono" ha detto Lorini.

"Nessuno incontri nessuno": l'appello di Lorini per fermare il contagio

"I numeri cinesi si sono dimostrati poco realistici: secondo le nostre analisi il numero di contagiati è dieci volte superiore" ma "nelle Terapie intensive muoiono meno pazienti, la cura è più efficace" continua. "L'80 per cento delle persone contagiate sul territorio non le vediamo e guariscono come con una normale influenza. Il 20% va in ospedale e il 5% sta molto male".

A proposito dei tamponi: "I tamponi sono molto importanti ma è necessario specificare che i primi giorni ce ne erano pochissimi: non c’erano tamponi e non c’erano reagenti. Dal primo giorno abbiamo lavorato per avere i tamponi e tutti i sistemi di protezione che ora abbiamo, con due giorni di materiale fornito in anticipo e questo ci garantisce tranquillità". 

Non ci sono scorciatoie per fermare il contagio: "Nessuno incontri nessuno". Il dottor Lorini lo ripete da tempo: "Ne usciremo, se tutti staranno in casa. Evitare il più possibile i rapporti con gli altri". Ogni volta che una persona incontra un'altra persona, deve considerarsi come una persona che può portare e ricevere il contagio. Le analisi statistiche sui dati della Regione Lombardia diffusi ieri sera hanno confermato il crollo degli accessi ai pronto soccorsi nelle zone più calde dell'epidemia, come Bergamo, Brescia e Milano. Ma la luce in fondo al tunnel è ancora un puntino molto lontano.

Fonte: L'Eco di Bergamo →
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