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Giovedì, 25 Aprile 2024

Coronavirus, se i contagi continuano a salire pronte nuove regole: cosa potrebbe cambiare

L'esecutivo sta studiando un piano per intervenire tempestivamente se le cose dovessero mettersi male: obbligo di mascherina anche all'aperto e nuovi divieti per la movida. A riferirlo è il "Corsera"

Se la curva dei contagi continuerà a salire, il governo ha già pronto un piano d’emergenza. A raccontarlo è Fiorenza Sarzanini sul "Corriere della Sera" che spiega come l’esecutivo stia studiando una strategia per interrompere la catena dei contagi prima che l’epidemia diventi incontrollabile come accaduto già a fine febbraio. Tutto dipenderà come sempre dall’evolversi della situazione epidemiologica nei prossimi giorni. Se le cose dovessero peggiorare, dopo Ferragosto potrebbero tornare obblighi e divieti. Non ci sarà (ovviamente) un nuovo lockdown generalizzato, almeno per ora, ma le nuove misure saranno severe. In particolare, si legge sul 'Corsera', il governo potrebbe imporre l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, sul modello di quanto stanno già facendo diversi sindaci della penisola.

Numero chiuso nei locali e nelle zone della movida: il piano del governo

Un altro provvedimento di cui si parla è l’introduzione del numero chiuso non solo nei locali pubblici, ma anche nelle zone di movida. A preoccupare gli esperti, non è certo un segreto, è infatti il comportamento dei più giovani che con le vacanze estive sembrano meno inclini a mettere la mascherina e rispettare le distanze di sicurezza. Generalizzare è sempre sbagliato, certo, ma l’abbarsi dell’età del contagio (che indubbiamente dipende anche dalla ripresa delle attività produttive) non fa stare tranquilli. Una soluzione dunque potrebbe essere quella di imporre ingressi contingentati.

Poi, è quasi lapalissiano dirlo, serviranno anche controlli efficaci per fare in modo che le nuove regole vengano rispettate. Solo indiscrezioni per ora, ma di certo se il trend dei contagi dovesse continuare a salire in qualche modo le autorità dovranno pure muoversi.  

Stretta dalle Regioni per chi rientra dall'estero

 E del resto alcune contromisure sono già state prese, in ambito però finora solo locale. I governatori di Puglia, Emilia Romagna, Campania e Sicilia hanno infatti deciso di correre ai ripari dopo l'incremento dei casi positivi nelle Regioni. Nel mirino dei presidenti, ci sono i vacanzieri di ritorno da Grecia, Malta, Croazia e Spagna. Paesi considerati ormai a rischio, visti i casi “da rientro” emersi negli ultimi giorni. In Emilia Romagna, ch torna da Spagna, Grecia, Malta e Croazia avrà l'obbligo di segnalarsi all’ Ausl di residenza per effettuare il tampone. Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha disposto l’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni per chi rientra da Grecia, Malta e Spagna. Obbligo di segnalazione alle Asl, con relativo tampone o test sierologico, anche in Campania per tutti coloro “che facciano rientro da vacanze all’estero con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale”. Infine, in Sicilia, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, come si apprende da fonti di palazzo d’Orleans, ha pronta un’ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, Spagna e Grecia.

Fonte: Corriere della Sera →
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