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Giovedì, 25 Aprile 2024

Il virologo: "Non è detto che il virus si diffonderà al Sud"

Robert Gallo all'AdnKronos: "Se guardiamo il globo stiamo notando una diffusione da Est a Ovest e viceversa, piuttosto che da Nord a Sud"

"L'epidemia in corso in Italia non è esattamente come quella che si è verificata in Cina. E non credo sia scontato che il nuovo coronavirus si diffonderà in maniera sostenuta anche al Sud perché, mappamondo alla mano, stiamo notando una diffusione da Est a Ovest e viceversa, piuttosto che da Nord a Sud". A dirlo in un'intervista all'Adnkronos Salute è Robert Gallo, direttore dell'Institute of Human Virology presso la University of Maryland (Usa) e fra gli scopritori, negli anni '80, del virus dell'Aids e del primo test per diagnosticare l'Hiv. "Se guardiamo il globo - spiega Gallo -, vediamo che il virus, ad esempio, non si è diffuso in Russia, come nemmeno in Africa. Non sappiamo ancora perché, forse è un fattore legato alle temperature, forse no. Ma è un elemento che ha senso tenere in considerazione".

"In Italia epidemia diversa da quella cinesi"

Cosa accadrà in Italia? Difficile prevederlo? "Quello che posso dire - argomenta Gallo - è che come virologi, scambiando opinioni anche con colleghi epidemiologi, abbiamo notato che il virus si sta spostando all'interno di latitudini massime che hanno per ora escluso, per esempio, Russia e Africa, mentre sono toccati Paesi più o meno 'paralleli' come Cina, Corea, Iran, Giappone (dove non si è diffuso al Sud), Italia". "E guardiamo con interesse la risposta del vostro Paese perché avete un'epidemia diversa dalla Cina, con una mortalità che è più alta: si dovrà verificare come mai". 

L'incognita del vaccino

Secondo Gallo non sarà così semplice trovate un vaccino efficace per il COVID-19 e comunque le ipotesi si potranno fare solo "quando si avrà un candidato che si dimostra promettente. Il resto sono solo parole, perché abbiamo molti esempi di vaccini che passando ai test sull’uomo hanno fallito". Nel frattempo, "a mio parere ci si deve concentrare maggiormente su strumenti più efficaci: i test di diagnosi precoce attraverso il sangue, e i farmaci antivirali. Ci sono ottimi medicinali già approvati per altri usi - sottolinea - e ora in sperimentazione nei pazienti Covid-19, che sono davvero promettenti. Credo sia più facile sopprimere l’infezione con un farmaco, in questo caso".

Fonte: Adnkronos →
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