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Giovedì, 28 Marzo 2024

Coronavirus, paese fa il test sierologico a tutti gli abitanti: che cosa hanno scoperto

A Robbio, tutta la popolazione è stata testata per vedere se ha sviluppato anticorpi per il Covid 19. Che cosa è emerso dai test sierologici? Il sindaco a Business Insider: "Il 10% ha sviluppato anticorpi specifici"

A Robbio, comune di quasi seimila abitanti della provincia di Pavia, tutta la popolazione è stata testata per vedere se ha sviluppato anticorpi per il Covid 19. Che cosa è emerso dai test sierologici (qui vi abbiamo spiegato che cosa sono) a tappeto su tutti i cittadini? Il test sierologico è un tema di strettissima attualità: si tratta di normali esami del sangue. Alcune regioni si sono portate avanti, a partire dal Veneto, ma siamo ancora in una fase di sperimentazione. E' realistico poi l'obiettivo di farli a tutta la popolazione nell'ottica di un graduale ritorno alla normalità o alla "nuova" normalità che ci aspetta, prima o poi? Chi ha sviluppato gli anticorpi specifici nel sangue non trasmette un virus e non si ammala nuovamente fino a quando dura l’immunità.

Il sindaco di Robbio ha proposto a tutti i suoi cittadini di sottoporsi al prelievo di sangue recandosi al Palasport comunale su appuntamento, chi presentava sintomi, invece, ha potuto effettuare il test a domicilio. Il prezzo? 45 euro. Per gli indigenti ci ha pensato il comune a saldare il conto.

Il primo cittadino Roberto Francese ha svelato in esclusiva a Business Insider i risultati delle analisi a tappeto nel comune pavese: "Abbiamo dati parziali. Delle 1.000 persone che per ora hanno effettuato il test, il 10% ha sviluppato anticorpi specifici al Covid-19 dopo aver contratto il virus, di cui l’80% è risultato asintomatico. Un numero che sembra amplificare notevolmente i dati ufficiali che ci raccontano di soli 23 pazienti positivi a Robbio. I casi che fino ad oggi erano “sommersi” sono già stati contattati dalle autorità".

Facendo le dovute proporzioni, dunque, la statistica ci indicherebbe che il dato esteso su scala nazionale equivarrebbe a circa 6 milioni di italiani positivi al test dell’immunità.

Non è pensabile testare 60 milioni di italiani in tempi brevi, e inoltre i test attualmente in commercio, circa 100, sono "nuovi e devono perciò essere validati e standardizzati garantendo sensibilità e specificità" ricordano le autorità e le istituzioni preposte. Poi molti dei test sierologici rapidi in commercio sono di tipo qualitativo (positivo o negativo), ma non quantificano con precisione il titolo anticorpale. Quindi un test che non sia estremamente specifico darebbe magari una rischiosa illusione di immunità. E' importante che i test diano risposte certe sulla quantità degli anticorpi sviluppati per capire quanto davvero una persona sia protetta dal virus: se la positività è molto debole non lo si potrebbe dire con certezza. Siamo solo all'inizio. Certo è che il caso Robbio verrà studiato anche a livello internazionale.

Fonte: Business Insider Italia →
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