Pap test annullato per il Covid, infermiera scopre di avere un tumore grosso "come una palla da tennis"
La testimonianza di Destiny Wade, giovane infermiera londinese, che oggi sta affrontando il primo ciclo di chemioterapia. "Se fosse stato scoperto in precedenza quando era ancora al primo stadio avrebbero potuto provare a rimuoverlo", dice
Avrebbe dovuto sottoporsi a un pap test a marzo, rimandato però come tante altre prestazioni sanitarie a causa dell'emergenza legata al coronavirus. Ora una giovane infermiera ha scoperto di avere un tumore al collo dell'utero. Destiny Wade, 28enne londinese che lavora proprio un reparto oncologico ha deciso di raccontare la propria esperienza sull'onda di una petizione che ha suscitato un dibattito molto forte nel Regno Unito per chiedere di continuare ad assicurare le cure anticancro nonostante l'epidemia. La petizione è nata dopo l'appello della famiglia di Kelly Smith, una giovane mamma con un tumore all'intestino al quarto stadio morta dopo che l'emergenza l'aveva costretta a interrompere la chemioterapia. La sua storia era stata raccontata in un'inchiesta della trasmissione "Panorama" in onda sulla Bbc, in merito all'impatto del coronavirus sulle cure oncologiche.
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"A marzo avrei dovuto sottoporsi al pap test come faccio ormai ogni tre anni, ma il mio medico di base mi ha chiamato e mi ha detto che era stato cancellato a causa del coronavirus. Quando ho riscontrato alcuni sintomi lievi (come un sanguinamento anomale dopo i rapporti sessuali, ndr), mi è stato detto: 'Hai soltanto 27 anni, hai un rischio basso, quindi non è una priorità' – ha raccontato Destiny ai tabloid locali - Mi è stato detto che avrei potuto prendere un appuntamento nei prossimi sei mesi. Avevo contratto il coronavirus e per quattro settimane non ho lavorato. In quel periodo ho iniziato a notare un'emorragia anomala". Secondo il medico di base però, interpellato dalla ragazza, quel sanguinamento era dovuto a una semplice cisti. A maggio i sintomi sono peggiorati, ha raccontato l'infermiera, finché una sera è stata costretta a farsi accompagnare al pronto soccorso. "Ricordo di essermi seduta in macchina e di aver pensato che mi avrebbero riso in faccia perché chi è che va in pronto soccorso per un sanguinamento? Ma sentivo che bisogna che qualcuno mi visitasse", ha ricordato Destiny. "Ero sul lettino e un medico mi ha visitato. Non appena ho visto la sua espressione ho capito che c'era qualcosa che non andava".
"Mi ha detto che avevo un tumore delle dimensioni di una palla da tennis. Sono sempre stata una ragazza attiva e in forma, lavoro nei reparti oncologici, pensavo che se avessi avuto un cancro me ne sarei accorta, ma la verità è che non lo puoi mai sapere. Se avessi fatto il pap test forse lo avrei già saputo a marzo"
La ragazza aveva già fatto un pap test ad aprile del 2017 che aveva dato valori nella norma. Oa sta affrontando il primo ciclo di chemioterapia, poi dovrà sottoporsi alla radioterapia. Per evitare di rimanere sterile, Destiny si è sottoposta a un intervento di preservazione della fertilità.
"Mi è stato detto che sono al terzo stadio. Se fosse stato scoperto in precedenza quando era ancora al primo stadio avrebbero potuto provare a rimuoverlo", ha raccontato Destiny, impegnata per sensibilizzare le altre donne sull'importanza del pap test e della diagnosi precoce. "Se non sei soddisfatto di una diagnosi e senti che c'è qualcosa che non va, non permettere che ti impediscano di chiedere un secondo parere. È molto triste che il pap test sia classificato come un controllo di routine. È una di quelle cose che le donne non hanno piacere di fare e bisogna che il medico di base le convinca invece a farlo. È un po' imbarazzante, ma è essenziale e può salvarti la vita".