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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, perché gli adolescenti ora sono i più esposti

Il virologo Giorgio Palù: "Nell'ultima settimana di agosto il più alto tasso di casi (75%) e ricoveri (90%) riguarda i non vaccinati tra 12 e 39 anni"

La scuola e i mezzi pubblici sono i "punti critici" per la diffusione del virus tra i più giovani. E' quel che sostiene in una intervista al 'Corriere della Sera' Giorgio Palù, virologo del Comitato tecnico scientifico. Alla domanda se la scuola sia al primo posto delle criticità per la diffusione del virus, conferma: "Ce lo dicono i numeri, ma non è l'unico luogo di aggregazione pericoloso", spiega l'esperto.

Per Palù "adolescenti di medie e superiori sono la categoria meno immunizzata e la più esposta. Nell'ultima settimana di agosto il più alto tasso di casi (75%) e ricoveri (90%) riguarda i non vaccinati tra 12 e 39 anni". Nodo cruciale saranno i trasporti: "Sì, specie nelle aree metropolitane gli osservati speciali sono i mezzi di trasporto affollati di studenti nelle ore che precedono l'inizio delle lezioni - evidenzia il virologo -. Si sapeva, eppure non si è provveduto ad aumentare veicoli e corse né ad applicare la turnazione didattica per sfoltire gli assembramenti".

Cosa fare dunque per ridurre i rischi? Palù consiglia "Controllori nei mezzi pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. Oltre alla figura di un controllore si dovrebbero aggiungere sanificazioni e verifiche sui sistemi di trattamento dell'aria. Indossare le mascherine, sempre" e per le scuole "nelle aule si dovrebbe garantire un efficace ricambio d'aria. Ideali sarebbero filtri idonei" 

Fonte: Corriere della Sera →
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