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Venerdì, 19 Aprile 2024

Crisi: gli italiani "tagliano" l'albero di Natale

La crisi colpisce anche il Natale e i suoi simboli

La crisi investe anche il Natale e i suoi simboli. Se quest'anno la metà delle famiglie non rinuncerà all'albero e agli addobbi, sono sempre di più quelli che tireranno fuori dalla soffitta gli abeti di plastica dell'anno prima. Meno romantici, ancor meno ecologici e soprattutto quasi mai 'made in Italy', visto che in più di 8 casi su 10 provengono dalla Cina. Eppure sostituiscono nel 50% dei casi l'albero della tradizione, quello 'vero', per cui si stima che quest'anno gli acquisti caleranno del 15%. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sulla base di un'indagine sul territorio.

"Ma a ricordarci i tempi che corrono - osserva la Cia - saranno soprattutto le dimensioni degli alberi naturali, che quest'anno diminuiranno di almeno una taglia in 4 casi su 5. E non solo in salotto, ma anche in piazza. Visto che anche molti enti locali e aziende private hanno dovuto ridurre il budget da dedicare a luci e decorazioni, almeno quanto le famiglie. Infatti, se nei vivai diminuisce il numero di abeti e le loro dimensioni, a 'tenere' rispetto all'anno scorso è solo l'export, diretto soprattutto in Germania, a cui è orientata praticamente tutta la produzione di grandi dimensioni".


"Ma tornando alle famiglie - sottolinea la Cia - l'82% si orienta su esemplari economici, spendendo mediamente tra i 20 e i 50 euro per i 'naturali' e tra i 10 e i 35 per i sintetici. Solo un 12% è disposto a superare i 50 euro per ospitare nel proprio salotto alberi più ingombranti ed evidenti, che superino almeno i 140 centimetri. Mentre a concedersi il lusso di superare i due metri di altezza sono solo il 6% degli italiani, che arrivano a destinare tra i 200 e i 250 euro per quelli di plastica e più di 300 per quelli veri".

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