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Venerdì, 29 Marzo 2024

Dark web, cos'è e come funziona il lato oscuro di internet

Sul Dark web è possibile comprare droga, documenti falsi e persino armi. I rischi di un fenomeno in forte crescita

Sul Dark Web è possibile comprare droga, documenti falsi e persino armi, come un Glock 19 a soli 250 euro, chiaramente pagabili in bitcoin, così che sia ancora più difficile poter essere rintracciati. Il Dark Web - scrive Askanews - è il volto nero della digitalizzazione, l’altra faccia di un processo considerato non più una scelta, ma una condizione di sopravvivenza in un mercato globale sempre più competitivo.

Sul Dark Web, in quattro semplici mosse e senza una particolare conoscenza tecnica, si possono addirittura acquistare dei “ransomware”, una tipologia particolare di malware che permette di prendere in ostaggio i dispositivi per poi chiedere un riscatto per il loro “sblocco”. Non parliamo solo di telefoni, ma di servizi essenziali, di ospedali e di infrastrutture critiche. Come evitarlo? Con un approccio sistemico che combini tecnologia e cultura delle sicurezza, che abbia al centro l’individuo, spesso la parte debole dei meccanismi di difesa. Lo hanno spiegato gli esperti di Cse CybSec, società italiana di consulenza in cyber-security che, nata lo scorso anno, punta a diventare player di riferimento in Italia e all’estero.

Come funziona il Dark Web

"Per Dark Web si intende l’insieme delle risorse e dei contenuti che consentono di mascherare l’indirizzo IP; è come guidare una macchina con numeri di targa nascosti o profondamente diversi da quelli a cui siamo abituati”, ha spiegato l’esperto Pierluigi Paganini, chief technology officer di CybSec. “Ciò che fa la differenza rispetto all’Open Web è la condizione di pseudo anonimato, una possibilità può essere usata per fini positivi o malevoli", ha aggiunto.

Certo, il secondo caso è decisamente più frequente, anche perché il business del cyber-crime sembra essere particolarmente remunerativo.

"Le principali darknet (le reti utilizzate nel Dark Web, ndr) sono diventate un punto di accentramento per le reti criminali, che si presentano come sindacati strutturati, a cui si affiancano agenzie di intelligence, attivisti, terroristi o semplici appassionati", ha rimarcato Paganini.

La ragione di ciò è da rintracciare proprio nella possibilità di nascondere la propria identità, rendendo difficile il tracciamento, l’attribuzione e dunque il contrasto da parte delle forze di polizia.

Il black market

Il cuore del Dark Web sembra però essere il Black Market: “L’eBay del crimine”, lo ha definito Paganini. Da pochi dollari per un malware fino ai 50 dollari per un più sofisticato ransomware. Dai passaporti a poche decine di euro fino ai 250 euro per una pistola (anche se le armi stanno scomparendo dai siti considerati più “affidabili” perché spesso nascondo una truffa, difficile da denunciare a qualsiasi autorità). La modalità è molto semplice: si naviga grazie a browser in cui si può nascondere l’indirizzo IP (i più diffusi sono Thor e I2P) e si accede a siti che funzionano proprio come le classiche piattaforme di e-commerce, con registrazioni, feedback degli utenti e categorie di prodotti. Solo che al posto di “abbigliamento sportivo / elettronica / lampadari”, ci sono “truffe / documenti falsi / drugs”. Ancora più preoccupante è però il fenomeno del ransomware as-a-service (su cui CybSec ha elaborato uno studio confluito poi in un report).

Fonte: Askanews →
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