Daspo di 5 anni al giornalista sportivo che insulta le vittime di Lampedusa

Quella grave frase sul naufragio di Lampedusa gli costerà cara.

FoggiaToday racconta il caso del giornalista Peppino Baldassarre. Il medico, giornalista e noto (a livello locale) opinionista sportivo di Foggia la scorsa domenica 6 ottobre, nel minuto di raccoglimento di Foggia-Martina in memoria delle vittime di Lampedusa, aveva detto a cuor leggero: "Fossero rimasti a casa sarebbero ancora vivi", poi aveva cercato qualche giustificazione poco convinta.

Ora dovrà stare per cinque anni lontano dagli stadi. E’ la durata del Daspo (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) emesso suo carico

Scrive FoggiaToday:

Il caso aveva suscitato profonda indignazione da parte del gruppo consiliare di Sel - che aveva invitato l’Ordine dei Giornalisti ad indagare o a sanzionare Baldassarre, del vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, Natale Labia (che aveva assicurato che sarebbe stato oggetto di un esposto) e anche dell’Assostampa e Ussi Puglia, che in una nota congiunta avevano manifestato “indignazione per la qualunquistica spudoratezza con cui il soggetto ha manifestato la sua libera opinione, giustificandola poi come una “battuta alla Catalano”.

Le parole di Baldassarre avevano indignato anche il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti, che aveva stigmatizzato il comportamento del collega e segnalato i fatti al Consiglio di disciplina territoriale per verificare se per il collega Baldassarre si prefigurasse una violazione delle regole deontologiche e nello specifico dell'articolo 2 della legge istitutiva n. 69 del 1963”.

Firmato dal Questore, il provvedimento amministrativo con obbligo di firma (già operativo) è stato trasmesso, come da prassi, all'autorità giudiziaria, che si dovrà pronunciare entro le 48 ore. Adesso spetterà alla Procura convalidare o meno la misura.