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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Decreto ristori bis: 1,5 miliardi di aiuti (con un occhio di riguardo per alcune Regioni)

Seguiranno il dispositivo sanitario nazionale che prevede la divisione in zone verdi, arancioni e rosse. Con l’aumentare dell’entità delle restrizioni aumenteranno anche gli incentivi per le attività colpite.

Il governo sarebbe al lavoro per un nuovo pacchetto di sostegno all’economia che vada di pari passo con le nuove e più severe misure del nuovo Dpcm in arrivo. Gli aiuti saranno rafforzati per categorie e regioni costrette a chiudere.

Decreto ristori bis: 1,5 miliardi di aiuti sul piatto

La chiusura a fasce per le varie aree del Paese è ormai una certezza. Così Gualtieri e i tecnici del ministero del Tesoro sono al lavoro per una serie di provvedimenti che prevederanno aiuti a “fisarmonica” proporzionali all’intensità e alla diffusione della stretta.

Il pacchetto di aiuti è stimato in 1,5 miliardi. Roberto Petrini su Repubblica sintetizza così: "Si parla di un nuovo decreto Ristori che andrebbe ad aggiungersi al Ristori-uno". Il primo decreto Ristori vale 5 miliardi. Il Ristori-bis potrebbe essere realtà qualche giorno dopo il nuovo Dpcm. Per le regioni sottoposte alla chiusura totale significherà aiuti per bar, ristoranti, palestre, alberghi, cinema, taxi, gelaterie e pasticcerie e a tutte le attività commerciali.

Le sovvenzioni si allargherebbero, ma solo in alcune Regioni, anche coloro che beneficiarono degli aiuti di aprile e maggio con il decreto “Rilancio” quando con contributi dai 600 ai 1.000 euro furono coperte almeno 12 tipologie professionali (dal reddito di emergenza, al precariato, ai professionisti, alle imprese artigiane e industriali).

In lista d’attesa, anche nelle Regioni soggette già da alcuni giorni al blocco parziale, una serie di categorie escluse dal decreto Risto- ri-uno a cominciare da avvocati e commercialisti, agenti di commer- cio, mense e macchinette di distribuzione di bevande.

Il viceministro dell’Economia Antonio Misiano conferma che il governo lavora “ad un secondo decreto legge per sostenere e aiutare le attività economiche interessate dai nuovi provvedimenti restrittivi, analogamente a quanto abbiamo fatto con il primo decreto ristori": lo ha detto intervenendo ad ‘Agorà’ il programma televisivo di Raitre. In pratica i ristori seguiranno il dispositivo sanitario nazionale che prevede la divisione delle Regioni in zone verdi, arancioni e rosse. Quindi con l’aumentare dell’entità delle restrizioni aumenteranno anche gli incentivi per le attività colpite.

I beffati dal decreto ristori: chi non vedrà un euro

Fonte: La Repubblica →
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