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Martedì, 23 Aprile 2024

"Marcello Dell'Utri non tornerà mai dal Libano"

L'ex direttore del Tg1 e gran conoscitore del Libano, Carlo Rossella, spiega a Il Fatto perché Dell'Utri non abbandonerà la sua prigione d'oro: "Conoscenze giuste, contatti e soldi. Non tornerà"

Soldi, contatti e amicizie influenti. Tre indizi che fanno la prova, o meglio una verità: Marcello Dell'Utri, condannato in Italia per concorso esterno in associazione mafiosa e ora in Libano, non tornerà. Ne è convinto il presidente di Medusa, Carlo Rossella, ottimo conoscitore del Libano e un habitué di Beirut. 

Spiega il giornalista a Il Fatto Quotidiano

Chiunque abbia problemi legali fugge a Beirut anche se chi è stato arrestato è stato portato nei peggiori carceri. Non credo - ammette - sia il caso di Dell'Utri.

Parole che, in effetti, trovano riscontro nella realtà. Al momento, infatti, Dell'Utri è stato trasferito dalla caserma all'ospedale privato di Hayat da dove attende, nella tranquillità di uno delle cliniche più prestigiosi della città, di capire quale sarà il suo destino.

Il motivo, per Rossella, è facile da intuire: 

"Bisogna avere le conoscenze giuste, stabilire i contatti che contano. Penso - spiega - alla famiglia di Amin Gemayel, alla famiglia Hariri. Lui - dice ancora Rossella in riferimento a Dell'Utri - si è fidato di Amin Gemayel, di qusta cotè di falangisti cristiani molto ben introdotta negli ambienti conservatori italiani e anche in alcuni ambienti della destra italiana. Non penso che tornerà". 

L'unico problema? Per vivere a Beirut servono molti soldi. In realtà un non problema: "Credo - ammette l'ex direttore del Tg1 - che a lui non manchino certamente".

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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