Non si fermano le polemiche dopo lo scherzo di cattivo gusto di una ragazzina del potentino che ha finto di essere Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo (Trapani) e la cui sorte è tuttora avvolta nel mistero. La giovane aveva pubblicato sul profilo Facebook di Piera Maggio, madre di Denise, un messaggio che faceva sperare: "Sono Denise, mamma". Quando, su richiesta dei legali di Piera Maggio, le forze dell'ordine hanno rintracciato la ragazzina, che vive con la sua famiglia, per le procedure utili al test del Dna, è saltata fuori la verità: era solo una bravata.

La versione della giovane, che ha solo undici anni, è stata raccolta ieri da Mattino 5: "Volevo fare solamente uno scherzo. Ho passato tutta la mia infanzia con mia madre, sono sua figlia e non Denise Pipitone. Me lo hanno chiesto anche altri, ma tutti conoscono la mia storia. Io non posso uscire di casa ormai perché ogni volta che lo faccio, devo tornare subito indietro: tutti mi chiedono se sono Denise. Io sono nata il 9 aprile 2004 (Denise è nata nel 2000, ndr), ho 11 anni. La mia vita è rovinata. Ho sbagliato, lo so, ma io non sono Denise Pipitone!".

In altre dichiarazioni a Canale 5, ha parlato anche la mamma della undicenne, dicendo che dopo lo scherzo la sua famiglia sta vivendo un momento "molto difficile" perché lei e la figlia vengono accusate di aver procurato "ulteriore dolore" alla madre di Denise, "alimentando false speranze". Quanto accaduto ha comprensibilmente mandato su tutte le furie Piera Maggio e i suoi legali.

"Ma quale scherzo, questo è procurato allarme!", ha tuonato l'avvocato della Maggio, Giacomo Frazzitta. "Che Italia è quella che lo considera solo uno scherzo? I genitori della bimba hanno responsabilità. Devono intervenire i servizi sociali. Qui non c’è nessuno scherzo".

IL CONFRONTO TRA DENISE E LA RAGAZZINA CHE HA POSTATO IL MESSAGGIO