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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'incidente imbarazzante / Canada

Il deputato canadese apparso in videoconferenza completamente nudo

L'incidente imbarazzante per William Amos. Non si era accorto di aver la camera accesa. Immediate le scuse ma l'opposizione va all'attacco

Completamente nudo, in piedi, nel corso di una riunione virtuale della Camera dei Comuni. È la disavventura accaduta a William Amos, componente del parlamento canadese. In piena pandemia, tra Dad e smartworking, gran parte delle riunioni si svolgono con collegamenti a distanza, come appunto accaduto per i legislatori canadesi, e diventa frequente catturare qualche immagine di contesto familiare o addirittura poco consona al ruolo. Quanto accaduto al parlamentare canadese, però, ha oltrepassato i limiti e scatenato una serie di battute e polemiche.

“Uno sfortunato errore”

Amos dal 2015 rappresenta il distretto del Quebec di Pontiac. Nel corso dell’ultima riunione della Camera dei Comuni è apparso sugli schermi dei suoi colleghi legislatori completamente nudo. Un frame, catturato dal Canadian Press, lo mostra in piedi, probabilmente nel suo ufficio, tra le bandiere del Quebec e del Canad con le parti intime opportunamente nascoste alla vista dei lettori del giornale, ma di certo non ai suoi colleghi. "È stato uno sfortunato errore. Il video è stato acceso accidentalmente mentre mi stavo vestendo dopo aver fatto jogging. Mi scuso sinceramente con i miei colleghi alla Camera dei Comuni per questa distrazione involontaria. Non accadrà più”. Una spiegazione che è stata accettata come buona da alcuni parlamentari. Il collega del partito liberale, Mark Holland, si è espresso in sostegno di Amos sottolineando quanto questi fosse “davvero mortificato''.

Le polemiche dell'opposizione 

Holland si è detto soddisfatto della spiegazione del suo collega: “Non credo ci fossero cattive intenzioni. È stata certamente una sfortunata circostanza, ma deve essere un avvertimento per tutti. Devi davvero presumere sempre che la telecamera sia accesa e stare molto attento ogni volta che ti avvicini a quella telecamera che tu sia vestito in modo appropriato”? Se da parte dei colleghi di partito c’è stata comprensione e anzi un pizzico di immedesimazione – come a dire ‘poteva accadere anche a me’ - non è stato così per l’opposizione. Le scuse non sono bastate ai componenti dei partiti avversari che hanno sollevato una serie di polemiche. Claude DeBellefeuille, un legislatore del partito federale Bloc Quebecois, ha sollevato l'incidente in una mozione d'ordine dopo il momento riservato alle interrogazioni, puntando sul decoro parlamentare che richiede ai componenti del Parlamento di sesso maschile di seguire delle regole di comportamento anche per quanto concerne il vestiario: indossa una giacca e cravatta, ma in questo caso anche una camicia, biancheria intima e pantaloni.

C'è chi non ha visto nulla

C’è anche chi, come il portavoce Anthony Rota si è affrettato a chiarire di non aver visto nulla, ma di aver controllato con i tecnici che invece hanno confermato la circostanza. Ha ricordato poi ai legislatori di essere sempre attenti quando si trovano vicino a una telecamera, come anche ad un microfono. Pare tuttavia che Amos, segretario parlamentare del ministro dell'Industria Francois-Philippe Champagne, fosse stato visibile solo ai membri del Parlamento e al personale su un feed di videoconferenza interno. Dal momento che non aveva chiesto di intervenire, quelle immagini non sarebbero comparse insomma nel feed pubblico. Basteranno queste rassicurazioni?

Fonte: Ctv News →
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