Di Battista: "Ero contrario al governo col Pd, ma non voglio picconare Conte"
L'esponente del M5s ospite a 'Mezz'ora in più' su Rai3: "La situazione economica è peggiore di quella che immaginavamo. Quando finirà la cassa integrazione, che succederà?"
"Ho fiducia nel presidente del Consiglio, al quale magari in maniera molto leale muovo critiche. Non deve temere picconate o colpi bassi da parte mia, la lealtà significa esporre le proprie idee anche se in contrasto con il governo, senza voler buttare giù l’esecutivo.non deve temere picconate da me". Lo ha assicurato il pentastellato Alessandro Di Battista ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai3.
"Non ho problemi a dire la mia. Non è un segreto, io non volevo il governo col Pd. E’ un anno che si scrive di me come il responsabile della caduta del governo. Non sono un cretino, sono del M5S - sottolinea - Il governo va sostenuto, per farlo bisogna pungolare il M5S che ha fatto le cose migliore nei primi 6 mesi di questa legislatura nonostante la Lega".
"Oggi - ha proseguito Di Battista - il Movimento vive un passaggio di debolezza, il mio unico obiettivo da militante e da padre è rinforzare un Movimento che ha fatto cose importanti - dice ancora - Se si indebolisse ulteriormente, rischieremmo una restaurazione. Governare con altri significa scendere a compromessi, ma bisogna mettere dei paletti".
Di Battista a #mezzorainpiu : Casaleggio non invitato agli #statigenerali? Normale, è un’attivista come me pic.twitter.com/92zK0QbOK1
— Mezz'ora in Più (@Mezzorainpiu) June 14, 2020
"La situazione economica per me è peggiore di quella che immaginavamo - continua Di Battista - Beppe Grillo ha incanalato la rabbia sociale in un percorso democratico, indirizzandola anche verso riforme che hanno prodotto un vantaggio per il paese. Quando finirà la cassa integrazione, che succederà? Mi spaventa che possano essere altri soggetti ad incanalare questa rabbia. Io mi sento grillino e mi fido del Movimento. Di altre forze politiche, no".