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Venerdì, 19 Aprile 2024

Se dimentichi l'astuccio resti in classe 5 ore a non fare niente: è la scuola di Covid-19

Dopo il caso di Muggia, quello di Sassari: un alunno di 10 anni delle elementari è rimasto cinque ore a guardarsi intorno, con le mani in mano perché a causa del regolamento scolastico anti-contagio nessuno poteva prestargli nemmeno una penna

Surreale quanto accaduto a Sassari e raccontato oggi da Nadia Cossu sulla Nuova Sardegna. Un alunno di 10 anni delle elementari è rimasto cinque ore a guardarsi intorno, con le mani in mano, a osservare i compagni di classe che scrivevano, disegnavano. Il motivo? Aveva dimenticato l’astuccio a casa e in virtù del regolamento scolastico anti covid che vieta lo scambio di materiale didattico tra studenti – ma anche tra alunni e insegnanti – ha dovuto trascorrere la mattinata senza far nulla se non immergersi nei propri pensieri.

Dimentica l'astuccio, alunno delle elementari fermo per 5 ore

Desta stupore il fatto che sia mancata l'elasticità mentale per igienizzare una matita qualunque magari con del gel per le mani, ma le regole sono regole. E vanno rispettate. Nelle chat genitoriali di WhatsApp (incubo di tanti padri e madri) le discussioni sono fiorite: chi immedesimandosi nell’insegnante ha condiviso la sua decisione, chi invece non la pensa così.

Sembra davvero incredibile che non sia stata prevista la possibilità di ovviare a emergenze di questo tipo che, da sempre, si verificano con cadenza quotidiana in tutte le scuole del mondo. L’alunno dimentica la penna, la gomma, i quaderni e persino i libri.

Il regolamento recita: "Lo zaino deve essere accuratamente controllato e ripulito ogni giorno e provvisto di tutto l’occorrente in quanto non ci potranno essere scambi di materiale". Amen. Nello zaino ogni bimnbo deve avere una sacca in tessuto contenente una bustina ermetica dove riporre la mascherina che indosseranno all’entrata, una mascherina chirurgica di ricambio, il proprio disinfettante, un pacchetto di fazzolettini di carta e salviettine, una busta trasparente. La procedura per andare al bagno è così macchinosa che tanti alunni "la tengono" fin quando non tornano a casa.

Una storia simile arriva dal nordest dove un bimbo di 7 anni è stato asciato a fissare il vuoto per otto ore perché sprovvisto dell'astuccio, dimenticato a casa dalla madre, e quindi della matite per lavorare. A denunciare l'episodio, avvenuto in una scuola elementare di Muggia (Trieste) è stata Cristiana Crevatin dopo il racconto del figlio, un bimbo di sette anni, una volta tornato a casa. "I maestri - spiega la donna a Nicolò Giraldi di TriestePrima -, per l'intera giornata di scuola, gli hanno impedito di usare altre matite, sostenendo che a causa delle stringenti misure anti Covid, nessuno avrebbe potuto prestargliene una, per il potenziale rischio contagio".

La storia del bambino umiliato a scuola per aver dimenticato l'astuccio

Fonte: La Nuova Sardegna →
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