Nonostante i tagli imposti dalla legge di stabilità in Italia è possibile assumere medici che, per legge, vantano un contratto da dirigenti anche nei casi in cui non abbiano personale alle proprie dipendenze.

Il caso più eclatante è quello dell’Asp di Potenza, che ha assunto 629 dirigenti medici. Il contratto di lavoro prevede uno stipendio tabellare, una posizione fissa e "altre voci" di retribuzione: ciascuno di loro costa dai 50 ai 140 mila euro anno.

Tra questi 71 sono veterinari, che hanno mandato su tutte le furie gli animalisti della zona, dove l’ambulatorio per la sterilizzazione dei cani è in funzione solo poche ore a settimana, visto che mancano i soldi per le strutture: "Il totale delle retribuzioni per l'Asp di Potenza ammonta, solo per i dirigenti veterinari a 5 milioni, 901 mila, 464 euro. Gli stipendi sono d'oro ma i servizi sono quasi zero" afferma Maria Argenzio, dell'associazione animalista DNA.

L'Asp di Potenza è il frutto della fusione dell'Asl di Venosa, quella di Lagonegro e quella del capoluogo lucano: "Con l'accorpamento i direttori di area, ovvero i dirigenti, dovevano diminuire, invece sono stati sommati. Sono nove, quando dovrebbero essere tre" continua Maria Argenzio.

Il direttore generale dell'azienda sanitaria di Potenza, Mario Marra, si difende affermando che semplicemente applica la legge: "Nell'ambito del settore sanitario un dirigente medico o veterinario viene assunto con questa qualifica, quindi che non abbiano personale può capitare, perché sono dirigenti per definizione".

E per quanto riguarda la questione dell'accorpamento, che avrebbe dovuto ridurre i numeri del personale afferma: "Non c'è stata ancora una rivisitazione dei coordinatori d'area. Abbiamo un territorio vasto e dobbiamo coprirlo in maniera capillare".