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Giovedì, 25 Aprile 2024

Yara, colpo di scena: "C'era il capello di una donna vicino al corpo, si sa anche il nome"

Il settimanale Oggi sostiene che ci sono alcune novità nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio

E' il settimanale Oggi a sostenere che nel processo per l’omicidio di Yara Gambirasio (per il quale è imputato Massimo Bossetti, ex carpentiere di Mapello) "spunta un’altra donna".

Quali sarebbero le novità degli ultimi giorni? C'è il Dna mitocondriale di una donna che è già stata identificata in un capello incastrato fra il giubbino della vittima e il terreno su cui il corpo di Yara venne ritrovato a Chignolo. 

In più di cinque anni di indagini sul caso non era mai emerso questo particolare. E' stato pubblicato persino il nome di questa donna: Rosita Brena. 

Ha lo stesso cognome di Silvia Brena, la maestra di ginnastica di Yara che ha lasciato sul polsino del giubbino il suo Dna. Ma in questo momento nessuno, a parte forse la Procura, sa chi sia. Solo una omonimia con la maestra? Una parente? Dove abita? Mistero assoluto. 

Questo nuovo elemento è venuto fuori durante il processo quando ha parlato Carlo Previderè, il genetista dell’università di Pavia incaricato dal Pm Letizia Ruggeri di esaminare le formazioni pilifere sul corpo di Yara.

Il legale di Bossetti, Salvagni,  pare puntare molto su questo punto: "Ne vedremo delle belle", dice. Dove si trovava per la precisione il capello della Brena? Lo scrive Oggi:

Il suo capello era ancorato al terreno dal corpo di Yara, “Quindi”, ha aggiunto Salvagni, “non è volato in quel punto. C’era già quando Yara è stata aggredita”.

Fonte: Oggi →
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