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Giovedì, 25 Aprile 2024

L'appello della moglie del domatore ucciso: “Fu un errore di Ettore, non abbattete la tigre"

Loredana Vulcanelli, anche lei come il marito proveniente da una famiglia di circensi da generazioni, ha assistito alla scena ma non ha potuto fare niente per salvare il domatore. Per lei le tigri, ora sequestrate dai carabinieri, non devono essere abbattute

La tigre è una predatrice. Mio marito pesava 60 chili, la tigre 150. È l’uomo che sbaglia, non l’animale, che ha solo l’istinto”. Pur nel dolore, la moglie del domatore Ettore Weber (ucciso lo scorso 4 luglio mentre allenava un gruppo di tigri) rimane lucida e racconta come si sono svolti i fatti e perché gli animali non dovrebbero essere soppressi.

Dopo l’incidente mortale, i carabinieri del comando provinciale di Bari hanno eseguito il sequestro delle otto tigri del circo che era di stanza a Triggiano, nei pressi di un centro commerciale, e gli animali sono stati collocati nello zoo safari di Fasano (Brindisi), in attesa della decisione del giudice.

Loredana Vulcanelli, anche lei come il marito proveniente da una famiglia di circensi da generazioni, ha assistito alla scena ma non ha potuto fare niente per salvare il domatore. Per lei le tigri, ora sequestrate dai carabinieri, non devono essere abbattute.

È stato un fulmine, con una zampata Ettore è crollato in un secondo perdendo la vita con la giugulare recisa. Non è stato sbranato”, racconta a Quotidiano.it Loredana Vulcanelli, che ha assistito alla tragedia. 

Ogni sera Vulcanelli e il marito allenavano le tigri, “per avere un contatto costante con gli animali”.

“C’è un protocollo: mio marito prepara la carne dalla cintura e la dà quando le tigri fanno l’evoluzione. I felini escono dal carro e li posizioniamo nel tunnel vicino alla gabbia. Mio marito entra nella gabbia: io e lui abbiamo un’intesa di 40 anni, con gli occhi ci capiamo. Qualsiasi allarme ce lo comunichiamo in un istante. La prima tigre è salita sullo sgabello, mio marito è indietreggiato mentre io facevo venire la seconda tigre. Lui ha fatto 3 passi in più rispetto al solito e girandosi era convinto di essere nel mezzo. Invece era sotto alla tigre. Ha sbagliato il movimento”

Il movimento di Weber ha destabilizzato la tigre, che ha attaccato, mentre le altre impaurite son tornate dentro il tunnel, riferisce Vulcanelli. Weber è stato tradito da un eccesso di sicurezza? “No, da una distrazione, un errore di calcolo. Non era una persona superba”, afferma con forza la vedova.

La tigre ora merita di essere soppressa? “Assolutamente no. Non sono pericolosi: se io mi avvicino a uno strapiombo per farmi un selfie, non è colpa del burrone se muoio. Quelle tigri le abbiamo cresciute col biberon di latte nella roulotte. E sicuramente non verranno abbattute", dice Vulcanelli.

Fonte: Quotidiano.net →
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