La tomba segreta di Priebke è in un carcere: "Non ci seppellivano nessuno da 30 anni"

Il quotidiano Repubblica ha scovato la tomba segreta, segretissima, del boia delle Fosse Ardeatine.

Lo Stato italiano ha sepolto in gran segreto Erich Priebke.  Si trova in un carcere.

Niente nome, sulla croce solo un numero per identificarlo.

E' una sepoltura dignitosa, perché un Paese vero e civile deve garantire anche al suo nemico più terribile la sepoltura.

Il direttore Ezio Mauro scrive: "Non c'è ancora l'erba sulla terra smossa dell'ultima tomba. Terra fresca, scavata col piccone e rigettata nella fossa col badile, in fretta. Erano almeno vent'anni, qualcuno dice trenta, che qui non c'era una nuova sepoltura. Cercare nomi e date sulla pietra delle vecchie tombe è difficile. Quando un cimitero è in disuso, anche se resta consacrato e il cappellano viene a benedire nel giorno dei Morti, tutto degrada in fretta".

"L'erba cresce selvaggia - continua Mauro -  nel quadrato del piccolo camposanto, le povere lapidi scoloriscono, il legno delle croci s'incurva, la vecchia cappella in centro al recinto bianco e quadrato sembra chiusa da secoli. E quell'unico cipresso, alto e solitario a sudovest ricorda una meridiana che segna solo il tempo passato. Ma c'è un tempo che non passa e viene a compiersi proprio qui. Perché questo è il luogo misterioso della sepoltura di Erich Priebke, capitano delle SS, l'aiutante di Kappler nel massacro delle Fosse Ardeatine, dove i tedeschi hanno giustiziato 335 prigionieri italiani per rappresaglia dopo l'attentato di via Rasella".

Sui social network piovono critiche sullo scoop di Repubblica: "Non viene detto luogo, ma si capisce" dicono in tanti. E il luogo in futuro potrebbe diventare meta di "pellegrinaggi" di estremisti di destra.