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Venerdì, 29 Marzo 2024

Nuovo studio shock: "La droga aveva un ruolo decisivo nella Germania nazista"

Un libro appena uscito svela che le droghe erano parte integrante della vita di Hitler e dei soldati al fronte durante la seconda guerra mondiale: l'articolo della Stampa

Sulla Stampa Tonia Mastrobuoni racconta che le armi segrete di Adolf Hitler erano oppiacei e anfetamine. Un libro appena uscito svela che le droghe erano parte integrante della vita di Hitler e dei soldati al fronte durante la seconda guerra mondiale. Il Pervitin, una droga travestita da farmaco, rendeva dipendenti e la fabbrica che lo produceva inventò addirittura il cioccolatino al Pervitin per allietare le casalinghe del Terzo Reich. 

Secondo il testo appena uscito, «Der totale Rausch» («La totale euforia») di Norman Ohler,  le anfetamine ebbero un ruolo fondamentale non solo nel Blitzkrieg contro la Francia del 1940, ma anche nel comportamento di Adolf Hitler. "Medici e droghe spiegano molto della struttura interna del nazismo» sostiene Ohler". 

Quando la Germania invade la Francia, Ranke non fa fatica a convincere i generali, tra cui Erwin Rommel, che guidano l’attacco a distribuire Pervitin tra i soldati. Rommel, l’abile generale passato poi alla storia come la «volpe del deserto», conosce il farmaco perché lo usa personalmente. L’attacco della Wehrmacht è notoriamente micidiale: i carri armati procedono a tutta velocità attraverso le Ardenne senza fermarsi mai, notte e giorno, in quattro giorni macinano centinaia di chilometri. A metà maggio del 1940 raggiungono e radono totalmente al suolo l’accampamento militare francese ad Avesnes. I soldati francesi sono sconvolti dallo stato si esaltazione dei loro nemici. Sono inarrestabili. È un blitzkrieg metanfetaminico. 

Anche il Fuhrer in persona era un "consumatore abituale":

Metanfetamine, steroidi e altre sostanze vengono iniettate a Hitler 800 volte in 1349 giorni; prende 1100 pillole. Tanto che Hermann Göring soprannomina il medico personale del Führer, Theo Morell, «il maestro delle punture del Reich». 

Fonte: La Stampa →
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