Michele Buoninconti chiede il rito abbreviato, l'ira dell'amica di Elena
In caso di condanna l'uomo avrebbe diritto allo sconto di un terzo della pena. "È una richiesta assurda", ha spiegato Morena Deidda, amica della vittima
I legali di Michele Buoninconti, Chiara Girola e Massimo Tortoroglio, hanno presentato la richiesta di rito abbreviato nell’ufficio del giudice per le indagini preliminari di Asti.
"La scelta del nostro assistito - hanno commentato laconicamente i legali - è stata dettata per evitare l'eccessiva esposizione mediatica nell'interesse preminente dei quattro figli. Michele Buoninconti - aggiungono - continua a dirsi innocente, certo che emergerà la realtà".
La richiesta di rito abbreviato non equivale ad un patteggiamento, ovvero ad un'ammissione di colpa: con esso, in sostanza, si evita il dibattimento e la decisione viene presa nell'udienza preliminare, con le prove che si sono formate durante la fase delle indagini.
L’imputato ha però diritto ad uno sconto di un terzo della pena: in caso di ergastolo senza isolamento diurno, si scende a 30 anni di reclusione; se poi viene disposto il carcere a vita con isolamento diurno, si toglie questa misura accessoria e rimane l’ergastolo semplice.
GLI AVVOCATI DELLA FAMIGLIA CESTE - "Prendiamo atto della scelta difensiva dell'imputato, frutto secondo noi di un ottimo lavoro della Procura e di un cambio nella strategia difensiva, improntata più ad un contenimento della pena che alla contestazione delle emergenze probatorie". Deborah Abate Zaro, avvocato di parte civile della famiglia Ceste, commenta così la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali di Michele Buoninconti.
LA RABBIA DELL'AMICA DI ELENA - La richiesta di Michele ha invece fatto infuriare Morena Deidda, amica di Elena. "È una richiesta assurda, Michele Buoninconti deve avere il massimo della pena. Non staremo solo a guardare". E assicura: "Manifesteremo il 22 giugno davanti al ministero della Giustizia".
