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Venerdì, 19 Aprile 2024

Emanuele Scieri, trovato morto in caserma a Pisa: un giallo lungo 17 anni

Non ha mai smesso di cercare la verità Isabella, la mamma di Emanuele Scieri, il parà siciliano trovato morto nella caserma "Gamerra" della Folgore di Pisa: era il 13 agosto 1999

A 17 anni di distanza "non sappiamo ancora chi abbia ucciso Emanuele in caserma. Nessuno ci ha saputo dire chi è il responsabile di questo delitto". Lo ha affermato Isabella Guarino, la mamma di Emanuele Scieri, il parà siciliano trovato morto nella caserma "Gamerra" della Folgore di Pisa, il 13 agosto 1999, davanti alla Commissione d'inchiesta parlamentare sul decesso del militare. 

"C'è un buco nero, nessuno ci ha mai spiegato perché Emanuele non fu cercato subito, dalla notte del 13 agosto, quando non rispose al controappello alle 23", ha aggiunto la mamma sottolineando che nell'archiviazione il procuratore di Pisa, Enzo Iannelli scrisse una frase "incomprensibile: i militari della caserma erano stati avvertiti ma non informati. Non ho mai capitato quale fosse la differenza, questa frase mi ha sempre turbato".

Nel corso della prima riunione della Commissione d'inchiesta sono stati ascoltati anche i rappresentanti dell'associazione "Giustizia per Lele", tra cui il presidente Carlo Garozzo che si è detto sicuro che Emanuele non si è suicidato. "Emanuele è stato ucciso da un atto di nonnismo o da un atto goliardico finita male. E' stato lasciato ai piedi della torre agonizzante. In ogni caso Emanuele è stato ucciso dalla caserma di Pisa che non lo ha soccorso", ha detto.

Isabella Guarino è "una donna tenace che non ha mai smesso di lottare" dice la presidente del neo-organismo parlamentare, Sofia Amoddio, deputata Dem, che spiega quali saranno i prossimi passi. "La commissione acquisirà i documenti ufficiali e farà un lavoro dettagliato di ricostruzione su quanto è avvenuto nella caserma Gamerra di Pisa dove il 16 agosto 1999 venne trovato morto il parà siracusano. Una morte avvenuta in un luogo ristretto e molto controllato e che, tuttavia, deve trovare ancora spiegazioni credibili: reticenze ed omertà sono emerse nello svolgimento delle indagini della magistratura civile e militare".

"Quando lo Stato giudica lo Stato - aggiunge Amoddio - spesso abbiamo avuto sentenze zoppe, archiviazioni, omissioni imbarazzanti. Abbiamo fortemente voluto questa indagine perchè non può essere tollerato che qualcuno possa morire in circostanze misteriose all'interno di un presidio dello Stato, nell'indifferenza e nella mancata assunzione di responsabilità". "La Commissione deve fare luce sui aspetti trascurati dalle indagini - conclude Amoddio - con l'obiettivo di chiarire effettivamente le responsabilità di terzi nella morte del giovane paracadutista. Ricordo che nel 1999 il caso Scieri trovò molto spazio nelle cronache giudiziarie nazionali che misero sotto accusa la Folgore e il nonnismo delle caserme. Venne fuori lo scandalo dello Zibaldone del generale Celentano, 120 pagine di citazioni goliardiche, volgari, battute razziste e sessiste e una lunga lista di soprusi per le reclute".

Fonte: PisaToday →
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