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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Erdogan contro l'Italia: "Mio figlio indagato a Bologna, a rischio i rapporti tra i nostri Paesi"

Dal presidente turco, intervistato da RaiNews24, arrivano accuse pensanti all'Italia ("Si occupi della mafia, non di mio figlio"), ma anche all'Unione europea e a Federica Mogherini: "L'Occidente è dalla parte della democrazia o del golpe?"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan riserva parole di fuoco per l'Italia, per l'Unione europea e per Federica Mogherini, capo della diplomazia dei 28 paesi dell'euro.

RAPPORTI A RISCHIO CON L'ITALIA - In un'intervista esclusiva a RaiNews24, Erdogan attacca l'Italia per la vicenda dell'indagine su suo figlio Bilal, accusato di riciclaggio a Bologna - dove si era trasferito nel 2015 per frequentare un dottorato alla Johns Hopking University - dopo un esposto presentato da Murat Hakan Huzan, imprenditore turco e agguerrito opposito politico di Erdogan, costretto a rifugiarsi in Francia. Questa inchiesta "potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia", ha detto Erdogan. "Mio figlio dovrebbe tornare a Bologna per terminare il dottorato - ha detto il presidente turco - in quella città mi chiamano dittatore e fanno cortei per il Pkk (il partito curdo, ndr). Perchè non intervengono? E' questo lo stato di diritto? Questa vicenda potrebbe perfino mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia. Mio figlio è un uomo brillante che viene accusato di riciclaggio di denaro. Che si occupino della mafia in Italia, non di mio figlio".

CRITICHE A MOGHERINI - "C'è stato un golpe contro la democrazia che ha fatto 238 martiri e nessuno è venuto qui. Se venisse bombardato il Parlamento italiano che cosa succederebbe?", dice Erdogan. "L'Occidente è dalla parte della democrazia o del golpe? Io penso, dopo alcune dichiarazioni, che sia dalla parte di golpe. Quando a Parigi muoiono 5-6 persone, Mogherini corre subito in Francia. In Turchia è in corso un golpe contro la democrazia e non è venuto nessuno in visita, né dell'Unione europea né del Consiglio europeo...".

Turchia, la repressione di Erdogan dopo il fallito golpe

NUOVE ACCUSE A GULEN - Dal presidente turco sono poi arrivate anche nuove accuse a Fethullah Gulen, il chierico in esilio negli Usa accusato da Erdogan di essere il responsabile del golpe. "Non è chiaro quanto ramificata sia la struttura di Gulen. Potrei dire che assomiglia  alla Loggia P2 italiana. E' un'entità criminale che si autodefinisce religiosa. Spiegherò al presidente del Consiglio d'Europa, che sarà questa settimana in Turchia, che è peggio della mafia".

RICATTO ALL'UE - Il presidente ha poi ribadito, confermando le parole già pronunciate del ministro degli Esteri, Mevlut Cavusgolu, che se l'Ue non concederà la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi, Ankara non rispetterà più l'accordo di marzo sui migranti.

Fonte: Rainews24 →
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