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Venerdì, 29 Marzo 2024

L'eroina è tornata, scatta l'allarme: "Non ne parla nessuno"

Uno "schizzo" di eroina oggi costa meno di 5 euro. Altre stime dicono che trentamila adolescenti italiani usano eroina. Numeri spaventosi che rivelano una realtà sommersa di cui si parla troppo poco. L’eroina, nel 2017, è una presenza in tutte le fasce sociali, a portata di tutte le tasche, e il trend indica un pericoloso aumento nella fascia under 25

L'eroina è tornata. O forse non se n'è mai andata. Da anni nel nostro Paese il consumo è in aumento. Secondo lo studio più recente dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, il 4% degli studenti italiani fra 15 e 19 anni ha sperimentato la cocaina e l’1% ha assunto eroina. Quasi la metà di chi la prova, ne fa un uso frequente. Uno "schizzo" di eroina oggi costa meno di 5 euro. Altre stime dicono che trentamila adolescenti italiani usano eroina. Numeri spaventosi che rivelano una realtà sommersa di cui si parla troppo poco. L’eroina, nel 2017, è una presenza in tutte le fasce sociali, a portata di tutte le tasche, e il trend indica un pericoloso aumento nella fascia under 25.

Le pagine di cronaca locale dei giornali ogni giorno danno notizie di morti per overdose: solo negli ultimi giorni un uomo di 55 anni alla stazione di Ladispoli, una ragazza di 19 anni in un appartamento di Marciano della Chiana in Toscana. Sono lontani i tempi in cui erano abituali e pervasive le campagne informative sui rischi connessi all'utilizzo di droghe pesanti. Don Luigi Ciotti in un colloquio di qualche tempo fa con Famiglia Cristiana ha ricordato il lungo periodo, dall’inizio degli 70 alla metà dei 90, "in cui tra overdose di eroina, Aids, epatiti, la droga causò la morte di circa 50mila persone. Una strage". Poi dalla seconda metà degli anni 90 le nuove generazioni sembravano aver capito la pericolosità dell’eroina ed erano passate dalle cosiddette droghe di “estraneazione” a quelle di “prestazione”: ecstasy, anfetamine, cocaina, il cui uso era in qualche modo legato alla dimensione del divertimento, in particolare notturno. 

"Poco a poco l’eroina ha fatto di nuovo capolino, sniffata o fumata, allo scopo di compensare gli stati di angoscia, agitazione e persino paranoia che emergono quando scema l’effetto degli stimolanti - spiega Don Ciotti del Gruppo Abele - Tuttavia successivamente il ricorso all’eroina è diventato per molti non più solo un rimedio ma un consumo a se stante, il che ha reintrodotto le vecchie e più pericolose modalità di assunzione come quella endovena". La soluzione secondo Don Ciotti è solo una: "Ridare forza alla prevenzione che è stata, soprattutto in questi anni di crisi economica, la vittima privilegiata dei tagli della spesa sanitaria e sociale. C’è stata una riduzione media del 50%. Alcuni servizi sono stati chiusi ed altri ridimensionati nelle loro attività".

Nelle grandi città esistono gruppi di aiuto e sostegno come i “Narcotici Anonimi”, quattro sedi solo a Milano, scrive La Stampa. L'eroina si è rifatta il trucco. Basta siringhe, retaggio degli anni Ottanta, basta con l'immagine del tossico che barcollava come uno zombie all'angolo della strada. Ora gli spacciatori consigliano di fumarla o di sniffarla, come fosse marijuana o cocaina; l'hanno resa socialmente più “accettabile”.

Fonte: La Stampa →
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