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Venerdì, 29 Marzo 2024

Falchi "fino alla fine": chi sono i senatori del Pdl che non hanno votato la fiducia

Cinque senatori del Pdl non partecipano al voto e di fatto dichiarano il loro "no" a Letta. Un scelta assolutamente ininfluente, dettata dalla frustrazione e forse da una fedeltà totale al Cavaliere

E' stata una giornata campale per il Governo Letta, che incassa la fiducia alla Camera e al Senato e può guardare con più tranquillità ai prossimi mesi.

Dopo il clamoroso "sì" alla fiducia di Silvio Berlusconi, ieri le operazioni di voto vanno avanti senza intoppi. Il Pdl vota per Letta. Falchi e colombe si ritrovano uniti e si prosegue così sulla strada del governo delle larghe intese.

Però cinque senatori del Pdl non partecipano al voto e di fatto dichiarano il loro "no" a Letta. Un scelta assolutamente ininfluente, dettata dalla frustrazione e forse da una fedeltà totale al Cavaliere.

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Chi sono questi senatori che Libero definisce i "giapponesi", che "resistono sull'isola del "no" mentre le altre truppe azzurre sbarcano sulla spiaggia del "sì" col Cav in prima linea sono". L'elenco è presto fatto: Sandro Bondi, Francesco Nitto Palma, Alessandra Mussolini, Remigio Ceroni, Augusto Minzolini e Manuela Repetti.

Nomi che pesano e che comunque avevano da sempre espresso perplessità sull'operato del governo e soprattutto, negli ultimi giorni, su un nuovo esecutivo a guida Letta. Minzolini su twitter da settimane dichiara il suo non alle larghe intese e ha chiesto a gran voce il ritorno alle urne: "Il governo è finito. Bisogna ridare la parola agli elettori. Il Pd ha deciso ormai di eliminare politicamente Berlusconi. Non si può stare al governo con chi vuole far fuori il tuo leader". Coerentemente Minzolini ha scelto di non partecipare al voto. Stessa storia per Alessandra Mussolini e Nitto Palma. La senatrice il presidente della Commissione Giustizia, ruolo chiave nel dibattito sulle riforme e sulla decadenza del Cav non hanno accettato l'idea di prestare il fianco ad una maggioranza che è la stessa che potrebbe votare la decadenza di Berlusconi. Il 4 ottobre la Giunta per le elezioni deciderà sulla decadenza del Cav.

Sapevano benissimo, questi senatori, di essere in minoranza nel partito." Ma almeno hanno dimostrato coerenza con le scelte iniziali" scrive Libero.

Fonte: Libero →
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