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Martedì, 23 Aprile 2024

Falsi invalidi a stelle e strisce: gli Stati Uniti scoprono le truffe "all'italiana"

Maurizio Molinari sulla Stampa racconta le ultime novità: cani da accompagnamento fittizi, permessi di parcheggio contraffatti, targhe manomesse, patenti con nomi altrui. I corpi di polizia devono far fronte a un tipo di truffa finora identificata soprattutto con altri paesi, lontani

Fino a oggi questo tipo di truffe sembrava una caratteristica dei paesi mediterranei.

Ora anche gli stati Uniti d'America scoprono le truffe dei finti disabili. E l'opinione pubblica è sconcertata.

Maurizio Molinari sulla Stampa racconta le ultime novità: cani da accompagnamento fittizi, permessi di parcheggio contraffatti, targhe manomesse, patenti con nomi altrui. I corpi di polizia devono far fronte a un tipo di truffa finora identificata soprattutto con altri paesi, lontani, molto lontani dagli Usa: come l'Italia.

A dar fuoco alle polveri è stato Brett David, newyorchese di 33 anni, che ha orgogliosamente raccontato al «New York Post» di aver acquistato per pochi dollari su eBay le fascette per «cani accompagnatori di disabili» mettendole poi sul proprio Napoleon con il risultato di semplificare di molto la vita quotidiana. Chi vede la scritta «Therapy dog» immagina che il padroncino sia disabile e così Brett David è potuto entrare al cinema, teatri, ristoranti, nightclub, supermercati e negozi senza fare la fila, ricevendo prezzi di favore e potendo anche portare con sé Napoleon, anziché lasciarlo fuori.

Ma i falsi «Therapy Dog» sono solo una parte delle truffe. Ad esempio a Oakland, in California, sono state confiscati 13 permessi per auto «disabili» che erano stati contraffatti.

Il municipio italiano dove ogni consigliere ha almeno due falsi invalidi tra i parenti più stretti

Nella piovosa Seattle, nello Stato di Washington, un automobilista su 8 finge di essere disabile per parcheggiare senza troppi grattacapi. Il danno per l’erario cittadino, scrive Molinari, è stimato in 1,4 milioni di dollari.

A Orlando, Florida, è caduta nella rete degli agenti una donna di 34 anni che, senza scomporsi troppo, aveva in bella mostra sul cruscotto un permesso di disabile sul quale era scritto che «il guidatore della vettura ha 85 anni». Fermata alle 3 del mattino, incapace di giustificarsi, la truffatrice poco accorta ha passato la notte in cella ed ora deve affrontare un processo in piena regola. Fra gli Stati più preoccupati c’è il New Jersey, in ragione del numero record di permessi per disabili locali: più di 50mila.

Fonte: La Stampa →
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