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Venerdì, 29 Marzo 2024

Colleghi vogliono donargli giorni per stare con la figlia malata ma in Atac manca l'accordo sulle ferie solidali

Il sindacato a RomaToday: "Chiediamo che venga aperto un tavolo urgente con Atac per regolamentare la questione relativa alle ferie solidali"

Da un lato, un gruppo di dipendenti dell'Atac che vogliono donare le ferie a un collega per permettergli di stare a fianco della figlia malata, dall'altro la stessa azienda del trasporto pubblico romano che non ha mai raggiunto con i sindacati l'accordo sulle ferie solidali. 

E' l'anomala situazione raccontata da Lorenzo Nicolini su RomaToday. Protagonista è Luca (nome di fantasia), che ha esaurito tutti i giorni a disposizione e le ferie per poter seguire la figlia che da anni sta combattendo contro un terribile male e che ora si trova ricoverata in un ospedale della Capitale. I colleghi di Luca, che lavorano sulla ferrovia Roma-Lido, hanno deciso spontaneamente di aiutarlo ma la loro solidarietà si è scontrata con la burocrazia. 

Chi lavora con Luca, dopo averlo aiutato finora con piccoli fondi e collette autonome, ha pensato di ricorrere alle cosiddette "ferie solidali", la possibilità che è stata introdotta dal Decreto 151/2015 numero 24 del Jobs Atc e che prevede che i lavoratori possono cedere a titolo gratuito le proprie ferie maturate ai dipendenti dallo stesso datore di lavoro, per consentire l'assistenza dei figli minori che necessitano di cure costanti per le particolari condizioni di salute. 

"Volevano donare a Luca e alla sua famiglia il tempo, il bene più prezioso che non si può comprare con nessuna cifra. Un giorno a testa, siamo circa 100. Così invece dei soldi gli avremmo dato tre mesi per stare vicino alla sua bambina, ma abbiamo scoperto che non si può. Atac, nonostante sia a conoscenza della situazione da anni, non lo permette", dicono a RomaToday.

Il perché sta in un mancato accordo tra l'azienda dei trasporti romana e i sindacati. La possibilità di "ferie solidali", infatti, in Atac non c'è. "Lavoriamo in azienda e per l'azienda da anni, siamo come una famiglia. Vogliamo fare un gesto d'amore per il nostro collega. Ci appelliamo anche alla sindaca Virginia Raggi e all'assessore Linda Meleo, oltre che ad Atac, affinché possano risolvere quanto prima questo stallo e donare così del tempo a Luca per stare con la sua bambina, che versa in gravissime condizioni.

Del caso se ne sta occupando il sindacato Slm Fast Confsal. "Insieme ad altre sigle sindacali il 16 maggio 2017 avevano chiesto, con una lettera scritta, un incontro ad Atac per parlare della questione relativa alle "ferie solidali" e di provvedere alla messa in atto del Decreto", spiega a RomaToday il sindacalista Alessandro Neri. Da quel giorno, però, nulla si è mosso e così il caso di Luca ha riacceso il faro sulla vicenda. 

"Da parte dell'azienda c'è il silenzio totale sulla questione, c'è negligenza. Ci meravigliamo come l'azienda dei trasporti più grande d Europa non provveda a regolare con le parti sindacali tali casistiche per lo più sancite da leggi. Come lavoratore e come sindacalista chiedo, a gran voce, che venga aperto un tavolo urgente per regolamentare il tutto e, in questo caso, anche per dare una risposta positiva a quei colleghi che vogliono donare a Luca i loro giorni di ferie che mai utilizzeranno", ha sottolineato Neri ribadendo la vicinanza al dipendente Atac e sperando che "la politica e l'azienda possano tendere una mano e fare un gesto d'umanità verso un padre di famiglia che rischia di perdere la propria bambina". 

Fonte: RomaToday →
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