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Giovedì, 18 Aprile 2024

"Per due ore mi sono finto morto e sono stato abbracciato a Valeria"

Andrea Ravagnani, fidanzato di Valeria Solesin, racconta gli ultimi drammatici momenti trascorsi con la ragazza al Bataclan di Parigi

E' struggente il racconto del fidanzato di Valeria Solesin, la ricercatrce italiana uccisa a Parigi dai terroristi nell'attacco al Bataclan durante il concerto degli Eagles of Death Metal. "Per due ore mi sono finto morto e sono stato abbracciato a Valeria". Andrea Ravagnani, fidanzato di Valeria Solesin, racconta gli ultimi drammatici momenti trascorsi con la ragazza. 

"I terroristi dell'Isis passavano tra i feriti del teatro Bataclan per dare il colpo di grazia alle vittime", continua. Ravagnani, la sorella e il fidanzato di lei, che la tragica sera del 13 novembre erano con la giovane ricercatrice al concerto al Bataclan, sono stati interrogati dagli inquirenti veneziani e, riferisce il Gazzettino, hanno raccontato di aver visto i terroristi che uccidevano Valeria, che è stata uccisa da un solo proiettile che l'ha colpita sulla parte sinistra del volto. 

Fiori e telecamere dopo l'inferno al Bataclan

"E' stata colpita da una delle prime raffiche" sono le parole del giovane.  I colpi non le hanno lasciato scampo, la ragazza è morta poi dissanguata proprio tra le sue braccia. Momenti che nessuno mai potrà cancellare dalla sua mente, l'ultimo ricordo tragico della sua amata Valeria, scrive VeneziaToday.

Fonte: VeneziaToday →
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