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Giovedì, 25 Aprile 2024

Trento, la figlia non fa esami all'università ma il padre deve continuare a mantenerla

Lo ha deciso il giudice per quanto riguarda il caso di una giovane di Rovereto, iscritta con scarso profitto all'università, che aveva portato in tribunale il padre che aveva smesso di pagarle l'assegno di mantenimento

TRENTO - Una ventiquattrenne di Rovereto ha portato in tribunale il padre, reo di essersi rifiutato di mantenerla nonostante fosse iscritta con scarso profitto all'università e non avesse dato alcun esame. Il padre, autista in pensione della società provinciale dei trasporti, e aveva sempre rispettato l'accordo stipulato in sede di separazione dalla moglie di versare 300 euro al mese a titolo di alimenti, almeno finché la ragazza aveva compiuto 18 anni ed aveva trovato un lavoro.

Scrive Il Giornale:

Una volta rimasta disoccupata e intrapresa la poco brillante carriera universitaria, ha ripensato forse con nostalgia a quel sussidio mensile, e spalleggiata dalla mamma ha pignorato il quinto della pensione al padre, contrarissimo a scucire quattrini per la figlia. Ma il giudice dell'esecuzione, chiamato a valutare la situazione, ha dato ragione alla signorina, dirottando sul suo conto corrente 150 dei quasi 800 euro mensili della pensione paterna

La somma andrà versata "sino a quando non sopraggiungerà l'indipendenza economica della beneficiaria", ha stabilito il giudice. 

"L'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli non cessa con il raggiungimento della maggiore età, ma permane fino al raggiungimento di un'indipendenza economica tale da essere in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze di vita", aveva sentenziato nel 2011 la Cassazione. Negli anni gli ermellini hanno provato "a mettere un freno alle pretese degli eredi  mangiapane a tradimento", scrive Il Giornale, però "senza riuscire ad arginare del tutto l'estro creativo delle corti minori", mentre è ancora forte l'eco della recente sentenza del tribunale di Modena che lo scorso aprile aveva obbligato un padre a mantenere il figlio 28enne, già laureato, che però voleva iscriversi a un corso di cinematografia in un'altra città. 

Fonte: Il Giornale →
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