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Venerdì, 19 Aprile 2024
La truffa / Spagna

La truffatrice che si è finta morta: scoperta "grazie" al suo barboncino

Era accusata di aver sottratto un milione di euro all'azienda tedesca per cui lavorava. Con la complicità dei genitori, aveva finto il suo decesso

Presunta truffatrice tedesca si finge morta per evitare le indagini e il processo, ma viene arrestata ‘grazie’ al suo cane. È l’incredibile storia raccontata dal giornale locale Diario de Mallorca, accaduta a Calvià. Protagonista una 47enne tedesca accusata nel suo Paese di una truffa milionaria ai danni della società dove lavorava. Era sospettata di aver sottratto circa un milione di euro dall'azienda tedesca di energia solare con sede a Rostock, nella Germania settentrionale. La donna sarebbe dovuta comparire davanti a un tribunale di Palma il 2 novembre 2020. Per eludere l’indagine avrebbe simulato la sua morte e sarebbero stati i genitori ad avallare il suo piano.

Truffatrice si finge morta: i genitori come complici 

Il 2 gennaio scorso i suoi genitori hanno consegnato al tribunale un certificato di morte assicurando che la figlia era deceduta in Germania pochi mesi prima, a seguito di un terribile incidente stradale. Uno stratagemma che le ha permesso di sottrarsi all'azione della giustizia per un periodo lunghissimo, di quasi diciotto mesi. Nell’ultimo anno e mezzo la donna avrebbe vissuto indisturbata insieme al compagno e al suo barboncino in una casa a Santa Ponça. Le indagini delle autorità tedesche, con il certificato di morte, si sono rallentate se non addirittura bloccate. È stata la perseveranza dell’azienda truffata e l’amato barboncino della donna a decretare il suo arresto. I responsabili della sua azienda hanno dubitato della veridicità del certificato di morte e hanno dato mandato ad un'agenzia di investigazione privata.

L'indagine sui social network: tradita dal barboncino

Gli investigatori per prima cosa hanno scandagliato i suoi profili social scoprendo la passione della donna: un barboncino gigante. In realtà l’aggettivo ‘gigante’ si riferisce all’altezza dell’animale, ma non deve trarre in inganno. Le razze più grandi sono alte 38 centimetri. Comunque sia si trattava di un esemplare non proprio comune nella zona. Le ricerche si sono concentrate su quel cane. Con la presunta morte della donna l’animale avrebbe dovuto trovare sistemazione, invece erano scomparse le tracce anche del barboncino. Segno che qualcosa nella ricostruzione non quadrava. Gli investigatori per settimane hanno sorvegliato le zone dove i padroni sono soliti portare i propri cani a spasso nei pressi di Calvià.

Un giorno hanno visto un uomo che trasportava un barboncino dalle stesse caratteristiche e lo hanno seguito, scoprendo così che si trattava del marito della sospettata. E sono giunti nell’abitazione dove presumibilmente la donna si era nascosta per tutto quel tempo: una bella casa a Santa Ponça. Gli agenti della Guardia Civile di Calvià l’hanno arrestata, ponendo fine alla sua messinscena e alla latitanza. La Guardia civile ha anche scoperto che la donna aveva un'auto sempre parcheggiata nel retro della casa, probabilmente era la sua vita di fuga nel caso in cui fossero risaliti in qualche modo a lei. Sta di fatto che, anche a causa dell’amore per il suo cane, è stata scoperta

Fonte: BBC News →
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