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Giovedì, 25 Aprile 2024

Fisco, al via i controlli sui profili Facebook e Instagram

In molti probabilmente d'ora in poi faranno molta più attenzione a quello che scriveranno sui social network. La nuova circolare emessa ieri dall’Agenzia delle Entrate cambia notevolmente l’approccio nelle indagini

Le indagini fiscali sbarcano anche su Facebook: l’utente del social network più diffuso al mondo dovrà guardarsi le spalle dall’Agenzia delle Entrate anche quando scrive un post o pubblica una foto, scrive il sito Laleggepertutti.it 

Il Fisco non vi "chiederà l'amicizia" su Facebook, ma potrà servirsi di alcune informazioni che gli utenti pubblicheranno. In molti probabilmente d'ora in poi faranno molta più attenzione a quello che scriveranno sui social network. 

La nuova circolare emessa ieri dall’Agenzia delle Entrate cambia notevolmente l’approccio del fisco nelle indagini. Oltre ai controlli mirati alle banche dati tradizionali della pubblica amministrazione (anagrafe tributaria e dei conti correnti su tutti), il direttore dell’Agenzia, sulle pagine di ItaliaOggi, spiega: "Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato". 

Detto in parole povere, le informazioni pubblicate su Facebook, Twitter, Instagram e tutti i canali di reperimento di informazioni come siti e giornali, potranno essere d'aiuto al Fisco: "Se, con ogni probabilità, nella pratica gli 007 fiscali sono attenti anche a questi dettagli, con queste righe ora non hanno più scuse e i social diventano una fonte primaria di analisi per il contrasto all’evasione".

In pratica gli 007 dell’Agenzia delle Entrate potrebbero confrontare le dichiarazioni dei redditi con la foto dell’auto nuova postata su Facebook o con le foto della vacanza nel resort di lusso

In ogni caso, al contribuente verrà sempre data la possibilità di fornire spiegazioni in anticipo. La circolare, infatti, valorizza ancor di più l’importanza del cosiddetto contraddittorio preventivo: il soggetto “attenzionato” dal fisco dovrà essere chiamato presso l’ufficio per dare giustificazione delle spese sostenute, prima di divenire oggetto del provvedimento di accertamento fiscale. 

Fonte: La legge per tutti →
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