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Sabato, 20 Aprile 2024

Giornalista licenziato a Mediaset: "Capro espiatorio della tv che si nutre di scoop falsi"

"Chi oggi licenzia Fulvio Benelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv-verità”, accusa Gad Lerner dal suo blog

ROMA - Dopo il licenziamento di Fulvio Benelli da “Quinta Colonna” perché scoperto da “Striscia la Notizia” a manipolare servizi giornalistici, molti colleghi del mondo del giornalismo sono intervenuti sul caso considerandolo “un capro espiatorio di una tv che si nutre di falsi scoop come i suoi”. Così ad esempio titola Gad Lerner un post sul suo blog, nel quale chiarisce: “Chi oggi licenzia Fulvio Benelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv-verità”.

Lerner si scaglia contro “Quinta Colonna”, la “trasmissione-prototipo di questo modello televisivo, studiata nel minimo dettaglio dal raffinato intellettuale finto tonto Paolo Del Debbio”, possibile candidato a sindaco di Milano per il centrodestra “con buone chances di successo”, il quale “ora si è liberato con una firmetta (tanto sono tutti rapporti di lavoro precari) dell’inviato nei campi rom”.

Spiega Lerner: “Il rancore sociale alimentato dai teleschermi per trarne audience e vantaggi elettorali, ormai è dilagante. Ogni giorno su quasi tutte le reti ci sono trasmissioni confezionate su misura per alimentare i pregiudizi e la guerra fra poveri. Naturalmente bersagli privilegiati sono i rom, detestati e facili da coinvolgere nella telerissa, con o senza la presenza di un Salvini seduto in poltrona” e, sottolinea il giornalista, “basta sganciare qualche soldo a certi disgraziati, per fargli dire quel che si vuole”, citando il "caso Mattino Cinque"

Lerner ricorda poi l'altro caso, quello degli inviati Fabio e Mingo licenziati proprio da “Striscia la Notizia” perché accusati di aver messo su storie false spacciandole per vere.

“Tutto ciò è sintomo di una degenerazione della tv-verità in atto da tempo, ma anche di un vero e proprio progetto di belligeranza strumentale contro categorie sociali e etnie usate come capro espiatorio. Non è la prima volta che succede, nella massima spudoratezza. Poiché sono gli autori e i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati (precari) come Fulvio Benelli. A lui, licenziato ieri da Quinta Colonna, voglio esprimere solidarietà: avrà provato di persona cosa significa essere usati come capro espiatorio”.

Fonte: Gad Lerner Blog →
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