Calcioscommesse, Gattuso non ci sta: "Se lo dimostrano mi ammazzo in piazza"
"Mai e poi mai ho pensato minimamente di poter truccare una partita. Se venisse dimostrato, sono disposto ad andare in piazza - so di dire una cosa forte - e ad ammazzarmi" ha detto il Ringhio nazionale ieri sera in collegamento telefonico con SkySport
Il calcioscommesse torna a far tremare le fondamenta del calcio italiano ma Gennaro Gattuso non ci sta, e dopo ore passate a colloquio con i suoi legali ha deciso di far sentire, forte, la sua voce.
"Mai e poi mai ho pensato minimamente di poter truccare una partita. Se venisse dimostrato, sono disposto ad andare in piazza - so di dire una cosa forte - e ad ammazzarmi" ha detto il Ringhio nazionale ieri sera in collegamento telefonico con SkySport.
"Chi mi conosce sa che non ci sto a perdere neanche una partitella, neanche a scopa con gli amici. In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare le partite e non ho mai pensato di poter truccare una partita. Non so come si fa, non ci ho mai pensato".
A Sportmediaset ribadisce: "Sono arrabbiato e offeso. Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso in vita mia".
E sugli sms scambiati con Francesco Bazzani, uno dei quattro arrestati di ieri, chiarisce. "Sono 13 sms ai quali non ho mai risposto. Bazzani lo conosce mezza serie A. È un amico come tanti, se non sbaglio ha una ricevitoria a Bologna, ma non ho mai parlato con lui di mettere a posto le partite. Mai. Spero che il magistrato mi senta prima possibile per chiarire la mia situazione. Ma scherziamo? Ho una fondazione, ho dato un milione e mezzo di euro, non faccio pagare i bambini per fare calcio e che faccio? Vado a falsare le partite? Ma sarei pazzo...".
Le scommesse non sono mai state una passione di Gattuso: "Nel 2002-2003 quando si poteva facevo qualche scommessa, ma di queste cose qui non so nulla. Da quando non si può più scommettere non ho più scommesso".