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Giovedì, 28 Marzo 2024

Gaza: riprende la vita ma ricostruire costerà 5 miliardi

Troppi danni a case e quartieri: anche se si ricomincia a vivere nella Striscia lo si fa con fatica. La ricostruzione deve partire al più presto ma mancano i fondi

Riaprono i negozi, le persone escono di casa e in qualche modo la vita ricomincia. Dopo sei giorni dall'interruzione del conflitto con Israele a Gaza almeno ci si prova. Il primo problema del nuovo inizio è la ricostruzione. Su La Stampa la questione viene spiegata da Maurizio Molinari attraverso alcune immagini delle città in questo momento:

Per avere idea di cosa si tratta bisogna entrare in ciò che resta del Centro commerciale di Rafah, un grande magazzino che ospitava 50 negozi ed è in macerie. È qui che, ogni giorno all’ora del pranzo, si ritrovano i titolari dei negozi distrutti per discutere dell’incerto futuro. «I funzionari del municipio sono venuti - dice Ahmedan Abu Thara, 70 anni - e ci hanno spiegato che la ricostruzione prenderà cinque anni, ma in questo periodo le nostre 225 famiglie come vivranno?». L’interrogativo solleva brusii e malumori. C’è chi impreca contro «gli israeliani che hanno raso al suolo mezza Rafah» e chi se la prende con Hamas «perché qui nessuno fa la resistenza ma abbiamo pagato il prezzo più alto».  

Mancano però i finanziatori e non si sa ancora chi aiuterà economicamente la popolazione della Striscia, visto che solo per ricostruire sembra che servano 5 miliardi di dollari. Queste le stime per l'Ufficio coordinamento umanitario dell’Onu (Ocha).

Fonte: lastampa.it →
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